Area crisi complessa, primi bandi a maggio

Terni-Narni, l’annuncio di Regione e Invitalia: stabiliti i criteri per la graduatoria dei progetti presentati. Il ‘nodo’ infrastrutture

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di F.L.

Dopo la firma al Mise dell’accordo di programma del febbraio scorso, il progetto di area di crisi complessa inizia concretamente a vedere la luce: tra fine aprile e gli inizi di maggio dovrebbe essere pubblicato il primo bando rivolto alle imprese relativo ai 20 milioni di euro garantiti dal Governo tramite la legge 181/89, successivamente (tra maggio e settembre) toccherà a quelli regionali, che prevedono invece uno stanziamento complessivo di oltre 38 milioni.

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Primi passi Il punto della situazione è stato fatto giovedì pomeriggio nel corso della riunione del Comitato istituzionale dell’area di crisi – al quale prendono parte i rappresentanti dei 18 Comuni coinvolti, associazioni di categoria, sindacati, ordini professionali -, convocata dal vicepresidente della Regione, Fabio Paparelli. «Oggi diamo ufficialmente il via alle procedure di attuazione dell’accordo – ha detto -, un appuntamento importante anche perché si inserisce all’interno del confronto avviato con le parti sociali per ridisegnare i lineamenti della Regione. L’area di crisi complessa, che non è un bandificio ma servirà a creare nuova e buona occupazione, permetterà di sperimentare le direttrici di questa nuova visione».

Le tempistiche Sulla fase di avanzamento del progetto a livello nazionale ha fornito diversi elementi il responsabile sviluppo e Crm di Invitalia, Corrado Diotallevi. «Dopo la firma, l’accordo di programma è stato inviato per la registrazione alla Corte dei conti – ha spiegato -. Ci sono iter amministrativi che non dipendono da noi, ma stiamo lavorando per anticipare i tempi. Una volta predisposto, l’avviso relativo ai finanziamenti della legge 181 sarà inviato alla Regione e poi pubblicato, presumibilmente tra fine aprile e i primi di maggio. A quel punto verrà dato il via ad un’intensa attività di comunicazione e informazione, attraverso incontri specifici, workshop, seminari». Prevista anche l’attivazione di un info point nella sede ternana di Sviluppumbria.

I parametri Le date, dunque, ancora non si conoscono, ma una volta chiusi i termini di presentazione dei progetti – che non saranno brevi -, si provvederà all’istruttoria, che avrà una durata di 30 giorni. Verrà quindi realizzata una graduatoria delle proposte, che sarà stilata sulla base di tre criteri: le capacità occupazionali del progetto, l’appartenenza agli ambiti settoriali individuati dall’accordo, la tipologia dell’investimento. «Verrà utilizzato un meccanismo tale da consentire – ha aggiunto Diotallevi -, ad esaurimento, l’utilizzo di tutte le risorse a disposizione».

I bandi regionali Fin qui le risorse nazionali, per quanto riguarda quelle regionali – in base a quanto ha reso noto Paparelli – a maggio è prevista la pubblicazione del bando relativo ai 9 milioni e 800 mila euro a disposizione per la realizzazione di nuove unità produttive e alla riqualificazione di quelle esistenti, rivolto alle piccole e medie imprese. A luglio sarà invece la volta del bando da 7 milioni a favore della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale delle aziende, oltre che di quello a sostegno delle start up innovative (2 milioni di euro). Sempre a luglio sarà pubblicato anche il bando relativo alle piccole e medie imprese che vogliono realizzare investimenti finalizzati a perseguire un utilizzo razionale dell’energia e all’autoproduzione da fonte rinnovabile. Infine a settembre sarà emanato l’avviso ‘Obiettivo investimenti a favore della crescita e dell’occupazione’, per 7 milioni e mezzo.

Le infrastrutture Non secondari saranno gli interventi previsti sull’asse infrastrutturale. Tra quelli ritenuti prioritari dalla Regione ci sono la bretella di variante tra Staino-Pentima-via Breda-innesto Terni-Rieti-San Carlo, la piastra logistica Terni-Narni, il completamento della bretella di strada dei Confini-Flaminia-Salaria, la posa in opera della fibra ottica per le reti telematiche e la digitalizzazione delle imprese, la qualificazione della mobilità ferroviaria. «Ma le opere presentano una copertura finanziaria parziale nell’ambito della programmazione regionale – ha spiegato Diotallevi -, per questo è stato istituito un tavolo tecnico composto da Mise, ministero dei Trasporti, Regione e Invitalia che rimarrà operativo nell’arco temporale di durata dell’accordo di programma, per individuare le risorse necessarie e definire gli sviluppi operativi». Almeno per la bretella, come ha annunciato Paparelli, le risorse sono già state accantonate.

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