Ast ad Arvedi, c’è l’ok della Commissione europea

Bruxelles: «L’acquisizione non desta preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza»

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Ad una settimana dal termine ‘provvisorio’ annunciato, quello del 22 dicembre, la Commissione europea ha dato il via libera all’acquisizione di Acciai Speciali Terni da parte del gruppo Arvedi. Mercoledì l’ufficializzazione del verdetto, firmato dal direttore generale per la competizione, Olivier Guersent. «La Commissione – spiega Bruxelles in una nota – ha concluso che l’acquisizione proposta non desta preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza in quanto, a seguito dell’operazione, sui mercati rilevanti rimarrà un numero sufficiente di operatori alternativi».

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La decisione

Ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, oltre all’acciaieria ternana possono dunque passare di mano, dalla ThyssenKrupp al gruppo di Cremona, anche la tedesca Thyssenkrupp Stainless GmbH e la turca Thyssenkrupp Stainless Turkey e tre centri di servizio per l’acciaio in Germania, Italia e Turchia. La Commissione europea ha concluso che l’operazione rientra nell’ambito di applicazione del regolamento sulle concorrenza». «Per le ragioni esposte nell’avviso sulla procedura semplificata, la Commissione ha deciso di non opporsi all’operazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato interno e con l’accordo See (Spazio economico europeo, ndr)». Il closing dell’operazione è atteso entro la fine di gennaio, dunque la procedura semplificata scelta da Bruxelles per valutare l’operazione accelera i tempi previsti. Solo a quel punto, comunque, si dovrebbe conoscere ufficialmente il piano industriale di Arvedi – salvaguardia occupazionale, ritorno del magnetico, investimenti in ambiente le tre basi di cui si parla da tempo -, oltre che la compagine societaria della nuova realtà. ThyssenKrupp deve ancora chiarire se continuerà o meno a farne parte, così come deve essere definito l’eventuale ruolo statale.

Ast, Arvedi dalla Tesei: «Impegno forte e pieno per il futuro»

La soddisfazione del sindaco di Terni Latini

«Accolgo positivamente la notizia che la Commissione europea ha deciso di dichiarare compatibile con il mercato interno l’operazione di acquisizione Ast-Thyssen Krupp da parte del gruppo Arvedi» dichiara il sindaco di Terni, Leonardo Latini. «Il superamento di questa importante fase della procedura – continua – ci fa essere ottimisti sugli sviluppi finali dell’operazione. Le nostre interlocuzioni con il cavalier Giovanni Arvedi sono peraltro continuate anche in queste settimane (il primo cittadino sarebbe stato nei giorni scorsi in visita a Cremona, ndr) e, personalmente, resto convinto della possibilità concreta di instaurare una positiva e forte collaborazione tra la città e l’azienda, nel segno della valorizzazione del lavoro e dei lavoratori di Ast, sulla scia di una tradizione ultracentenaria che lega Terni e le sue più importanti industrie».

Il benvenuto ufficiale della presidente della Regione Tesei

«Colgo con grande soddisfazione l’approvazione da parte della Commissione europea dell’acquisizione Ast di Terni da parte dell’Acciaieria Arvedi», afferma la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei. «Sapevamo, così come avevo anticipato nei giorni scorsi, che a breve sarebbe arrivato il ‘sì’ della Commissione. Alla famiglia Arvedi, che avevo avuto il piacere di ricevere qualche settimana fa, possiamo ora dare il benvenuto ufficiale nella famiglia dell’imprenditoria umbra, certi che saprà valorizzare al meglio il sito ternano, tassello strategico dell’industria italiana. Proprio in questa ottica – conclude la presidente – a breve incontreremo nuovamente la nuova proprietà per poter parlare del nuovo Piano industriale e delle prospettive future dell’Ast». Particolarmente soddisfatto anche l’assessore regionale allo sviluppo economico, Michele Fioroni: «La chiusura del percorso formale di acquisizione di Ast da parte del gruppo Arvedi – afferma – segna un momento importante rispetto alle prospettive di sviluppo del sito siderurgico integrato, di Terni e dell’intera Umbria e più in generale per il comparto dell’aacciaio, strategico per l’industria italiana. Dopo venti anni Ast entra a far parte di un grande gruppo industriale italiano che in questi anni ha dimostrato con i fatti di essere in grado di traguardare obiettivi significativi in termini di crescita, generazione di valore e occupazione. Siamo confidenti – sostiene Fioroni – che l’acquisizione delle strutture produttive ternane, dei centri di servizio e delle competenze degli oltre 2.300 dipendenti diretti dell’azienda, possa configurare un modello di sviluppo industriale nazionale nell’industria di base su cui fondare il futuro produttivo e occupazionale del paese. In questo senso la Regione Umbria è pronta a fare la sua parte per contribuire ad una politica industriale nazionale per l’industria siderurgica rivolta all’innovazione tecnologica e dei materiali, all’efficienza energetica ed alla sostenibilità ambientale delle produzioni, allo sviluppo dei livelli occupazionali in coerenza con le prospettive di crescita della manifattura italiana».

Pd: «Ora il piano industriale»

Tra i primi a diffondere la notizia del via libera di Bruxelles, il deputato umbro di Forza Italia, Raffaele Nevi. «La nostra acciaieria torna ufficialmente in mani italiane» il commento a caldo soddisfatto. E c’è chi sollecita subito il tavolo ministeriale finora mai aperto. «Ora non ci sono più alibi per nessuno per nascondersi o tergiversare. Bisogna subito parlare di piani industriali e di prospettive, prima di tutto con lavoratori e sindacati. In caso contrario, Mise, Regione e Comune di Terni si assumerebbero una gravissima responsabilità» commenta Pierluigi Spinelli, segretario dell’Unione Comunale Pd di Terni.

Rondinelli (M5s): «Salvaguardare occupazione e ambiente»

«Sono soddisfatta che a seguito di contatti formali e informali, a partire dall’incontro con la commissaria Margrethe Vestager lo scorso anno, ho contribuito a salvaguardare un sito industriale strategico per l’Italia e l’Europa» è il commento di Daniela Rondinelli, eurodeputata del MoVimento Cinque Stelle. Secondo la quale «la notizia del via libera della commissione Ue all’acquisizione del sito ternano da parte del gruppo Arvedi dimostra che quando le istituzioni europee lavorano assieme ai territori è possibile tutelare benessere e crescita». «Continuerò a vigilare su Ast – continua la parlamentare europea -, perché le priorità della nuova proprietà siano la salvaguardia dell’occupazione, l’ambientalizzazione delle produzioni – sfida che non possiamo più rinviare – per garantire ai lavoratori di Ast e ai cittadini della conca ternana una migliore qualità della vita».

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