Ast di Terni, le Rsu: «Non c’è sicurezza»

I delegati di fabbrica accusano: «Mancano le protezioni individuali e l’azienda sanziona i lavoratori invece di provvedere a metterle a disposizione»

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In gergo si chiamano ‘dispositivi di protezione individuale’ (Dpi) e – molto banalmente – tra loro ci sono anche i guanti di sicurezza (quelli che preservano dalle ustioni e dagli operai che lavorano in acciaieria, per dire), manche altri ‘oggettini’ che le aziende sono tenute – da contratto – a mettere a disposizione del personale.

Le sanzioni Ovvio che, poi, il personale stesso è tenuto ad usarli sempre, altrimenti l’azienda è tenuta a sanzionare il lavoratori che non utilizza gli strumenti atti a proteggerlo. Tanto che alla ThyssenKrupp Ast, dicono le Rsu aziendali, «riteniamo inaccettabile l’accanimento strumentale per l’alto numero di provvedimenti disciplinari che i responsabili aziendali stanno facendo nei confronti dei lavoratori in merito al mancato utilizzo dei Dpi». 

La protesta Soprattuto perché, dicono sempre le Rsu di Ast, «gli stessi non sono messi a totale loro disposizione. In questo caso a chi va fatto il provvedimento per la situazione sopra descritta? E’ da tempo che gli Rsl (gli addetti alla sicurezza; ndr) hanno chiesto un incontro su queste problematiche, non ricevendo ad oggi nessuna risposta». 

Acciaieria Secondo i delegati di fabbrica, «da troppo tempo tale situazione persiste e in questi giorni si è ulteriormente aggravata, specialmente nel reparto ACC, dove i lavoratori dal nostro punto di vista, stanno operando con guanti non idonei e con uno scarso ricambio di mascherine. Ci era stato assicurato che nella giornata di mercoledì scorso i guanti sarebbero stati consegnati ai lavoratori. Ad oggi ancora nulla è a disposizione».

La richiesta Per queste ragioni «le Rsu di fabbrica pretendono un’intervento immediato di assunzione di responsabilità da parte della direzione aziendale, nel fermare da subito gli impianti dove le condizioni di sicurezza non sono garantite. In assenza di ciò, avvieremo fin da subito tutte le iniziative sindacali e legali a tutela dell’incolumità dei lavoratori».

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