Ast di Terni, si svela il piano industriale

Incontro a Roma tra azienda e sindacati: l’ad Burelli chiamato a chiarire le strategia di Tk per l’acciaieria di viale Brin

Condividi questo articolo su

L’appuntamento è giovedì pomeriggio alle 15.30 all’hotel Marriot di via Veneto: l’amministratore delegato dell’Ast, Massimiliano Burelli, è chiamato a svelare a sindacati nazionali e locali il piano industriale dell’acciaieria di viale Brin, vista la prossima scadenza di quello firmato al Mise nel dicembre 2014, dopo la lunga vertenza. Un appuntamento che fa seguito al primo incontro, interlocutorio, del 2 ottobre, e che era stato inizialmente annunciato per la fine dello stesso mese, ma poi rinviato di due settimane.

TUTTO SULLE ACCIAIERIE DI TERNI

I nodi da affrontrare

Questa volta si dovrà entrare nel merito della questione, relativamente in particolare a prospettive di sviluppo, volumi, investimenti, occupazione, società controllate e aspetti ambientali. Temi che ritornano ad essere cruciali perché, nel frattempo, il management ha reso noto che Ast non solo non è in vendita da parte di ThyssenKrupp, ma è anche tornata strategica per la multinazionale tedesca. Dichiarazioni rispetto alle quali ora i sindacati – presenti i segretari nazionali, quelli provinciali e i coordinatori delle rsu di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb – si aspettano facciano seguito i fatti.

Due anni?

Proroga del vecchio piano industriale per due anni, aveva annunciato lo scorso 2 ottobre Burelli, da capire – ora che gli scenari sembrano mutati – se questo elemento verrà confermato o meno, anche se due anni è anche il termine del processo di divisione in due società che ThyssenKrupp ha programmato per le proprie attività. Il percorso di trasformazione in atto nel gruppo di Essen ha inevitabili effetti anche a Terni, dove al di là delle prospettive industriali a medio termine, lavoratori e sindacati si aspettano che venga riaperta la discussione anche sull’integrativo, come deciso nell’accordo del maggio scorso.

Integrativo e premio

In merito a questo ultimo punto, i risultati raggiunti nell’anno fiscale 2017/2018 dovrebbero permettere di centrare l’obiettivo pieno per quanto riguarda il premio di risultato concesso dall’azienda, anche se verrà confermato nel momento in cui verranno resi noti ufficialmente, alla fine del mese, i dati di bilancio (che per Ast l’utile sia migliore dello scorso anno lo aveva già anticipato Burelli, da verificare se sarà superata la soglia dei 100 milioni). Dati che però non si scopriranno giovedì pomeriggio, visto che la multinazionale è ancora in ‘quiet period’. L’appuntamento servirà comunque a capire le reali intenzioni del managment, che tra le varie cose – tra appalti nuovi e in scadenza, scioperi nelle ditte terze, riorganizzazione del lavoro, acciaio in arrivo dall’Indonesia – pur con i conti in ordine continua comunque a vivere periodi di fibrillazione.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli