Ast, in Regione ‘tavolo’ fatto di buoni propositi

Incontro tra i sindacati e la Marini che ha condiviso le preoccupazioni sul futuro: «Porteremo la questione all’attenzione del Governo. Monitorare l’accordo del Mise»

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La road map, predisposta nelle scorse settimane dai sindacati di categoria, mercoledì pomeriggio ha visto una nuova tappa: l’incontro a palazzo Donini con la presidente della Regione, Catiuscia Marini. Che in merito alla situazione dell’Ast di Terni si è impegnata a porre all’attenzione del Governo e del nuovo parlamento la questione delle prospettiva dello stabilimento di viale Brin.

Le parti Presenti al confronto, oltre alla Marini, il vicepresidente della giunta regionale, Fabio Paparelli, ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e della rsu aziendale, insieme al direttore regionale Luigi Rossetti e al dirigente Mauro Andrielli. Come già fatto la scorsa settimana davanti ai parlamentari neo-eletti in Umbria, i rappresentanti dei sindacati e dei lavoratori hanno manifestato le loro preoccupazioni in merito alla prospettiva di vendita dell’acciaieria e riguardo anche alla gestione dell’area commerciale e della tenuta delle aree di business, paventando un concreto rischio di indebolimento del sito di Terni.

Le condizioni «La presidente Marini ed il vicepresidente Paparelli – si legge in una nota diffusa al termine dell’incontro -, nel condividere le preoccupazioni manifestate dalle organizzazioni sindacali, hanno riaffermato i punti cardine della posizione della Regione Umbria, anche nella prospettiva di cessione di Ast. Nello specifico la Regione Umbria ribadisce la strategicità del sito di Terni nell’ambito della politica industriale nazionale dell’acciaio, l’integrità e unitarietà di Ast, quale condizione per la tenuta e lo sviluppo della capacità produttiva ed occupazionale delle acciaierie» .

Le rassicurazioni Da qui l’impegno delle istituzioni regionali nel fare appello a quelle nazionali, «anche alla luce della necessaria opera di monitoraggio dell’accordo del 3 dicembre 2014», accordo che proprio quest’anno si appresta alla scadenza. Insomma, i buoni propositi, da parte di tutti, ci sono, ora bisognerà attendere gli sviluppi della politica nazionale e, soprattutto, le notizie che arriveranno dalla Germania. Magari prima che i giochi siano fatti.

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