Ast ‘scommette’ sul rilancio del Tubificio: perdite ridotte e nuovi mercati

Venerdì assemblee in fabbrica in vista dello scorporo della divisione dal 1° gennaio

Condividi questo articolo su

Giornata di assemblee, quella di venerdì, al Tubificio di Terni, dove si parlerà delle ultime comunicazioni fatte dall’azienda, per bocca della nuova amministratrice delegata Alessia Balloriani, in vista dello scorporo della divisione da Acciai Speciali Terni, attesa ufficialmente il 1° gennaio 2023. Il processo di cessione del ramo d’azienda alla neocostituita srl – controllata al 100% da Ast – è ormai arrivato quasi a conclusione e in un incontro con le segreterie territoriali dei metalmeccanici, che si è svolto giovedì pomeriggio, sono stati illustrati alcuni dettagli in merito.

TUTTO SU AST – UMBRIAON

Le comunicazioni

Ast ha voluto ‘scommettere’ su questa operazione – come avrebbe detto testualmente Balloriani – con la convinzione che il Tubificio sia in grado di camminare con le proprie gambe. La divisione ha attraversato negli ultimi anni momenti difficili registrando consistenti perdite che però negli ultimi mesi si sarebbero notevolmente ridotte. Tre i punti deboli sui quali si sta cercando di intervenire: prezzi, costi produttivi e volumi. Su questo ultimo versante l’obiettivo è continuare a puntare sul settore dell’automotive, ma anche riacquistare altre fette di mercato che in passato si era deciso di abbandonare, come quello del tubo decorativo (ad esempio i lampioni dell’illuminazione). Lo scorporo dunque si propone, da un lato, di valorizzare il settore dei prodotti lunghi, conferendogli maggiore visibilità sul mercato e, dall’altro lato, di proseguire la semplificazione e razionalizzazione delle attività, avviata dal gruppo Arvedi (che tra le altre cose starebbe anche valutando l’acquisizione della Tct Tecnotubi, azienda da una cinquantina di dipendenti specializzata nel taglio e nella commercializzazione dei tubi).

L’occupazione

Sarà un’operazione prettamente industriale, che non avrà particolari ricadute sul fronte occupazionale, in merito al quale i sindacati hanno ovviamente chiesto garanzie. Ai 132 dipendenti, che passeranno dunque alle dipendenze della nuova srl, saranno confermate le attuali condizioni economiche e normative, e riconosciuti i diritti maturati e maturandi, come ferie non godute, l’anzianità di servizio e il contratto di secondo livello, oltre che il trasferimento del Tfr. La nuova contrattazione dovrebbe avvenire a livello di gruppo. Elementi questi che saranno dunque al vaglio delle assemblee dei lavoratori. Praticamente scontato l’ok dei dipendenti all’ipotesi di accordo che dovrà poi essere firmata da organizzazioni sindacali e azienda. Il 15 dicembre è prevista la prima assemblea dei soci e poi lo scorporo potrà dirsi praticamente cosa fatta.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli