Dodici alloggi, a canone sociale, sono stati assegnati da Regione e Ater Umbria nel Comune di Foligno. Quattro appartamenti sono situati nel centro storico di Foligno e gli altri otto, invece, nella frazione di Scafali. Per l’assessore alle politiche abitative della regione Umbria, Giuseppe Chianella, rappresentano «due esempi di rigenerazione urbana e di contrasto all’emergenza abitativa».
Il centro storico I quattro appartamenti nel centro storico di Foligno sono in un edificio ristrutturato in piazza Garibaldi. Appartamenti che erano di privati e che Ater Umbria ha rilevato a seguito del Bando regionale del 2014, che metteva a disposizione 5 milioni di euro per l’acquisto di alloggi da privati da destinare a canone sociale. In questo caso il costo dell’acquisto dell’immobile è stato di 430 mila euro. Le grandezze degli alloggi vanno dai 53 metri quadrati ai 94 e sono stati assegnati a famiglie che erano state inserite nella graduatoria del Comune di Foligno.
La frazione di Scafali Gli altri otto appartamenti, invece, sono stati realizzati da Ater Umbria grazie ai fondi Poa 2008-2009 a Scafali, una piccola frazione vicino alla città di Foligno. La palazzina è nuova, immersa nel verde, è completamente sostenibile, nell’ottica del risparmio energetico ed efficienza ambientale. È dotata di pannelli solari, sistemi fotovoltaici, di raccolta delle acque meteoriche per gli spazi condominiali e impianti di ventilazione meccanica. Gli otto alloggi hanno metrature che vanno dai 60 ai 74 metri quadrati di superficie. Il costo totale dell’intervento è stato di poco più di un milione e 600 mila euro. Anche in questo caso gli inquilini sono stati individuati nelle graduatorie comunali.
Fuori dall’emergenza abitativa Secondo l’assessore regionale alle politiche abitative, Giuseppe Chianella, «cresce il patrimonio abitativo messo a disposizione, a canone sociale, dalla Regione e dall’Ater Umbria, allo scopo di rispondere ai bisogni di un numero crescente di nuclei familiari». Mentre il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha affermato che «è importante che siano state realizzate opere di grande qualità, sia nel centro della città che fuori. La qualità degli interventi è molto alta, li considero un bene di tutti. Il nostro territorio è fuori dall’emergenza abitativa».
Il ruolo di Ater Umbria Il presidente di Ater Umbria, Alessandro Almadori, ha invece sottolineato che «il ruolo dell’azienda è di mettersi a disposizione delle amministrazioni per la riqualificazione del patrimonio esistente, anche riutilizzando immobili che sarebbero rimasti disabitati, come quello nel centro di Foligno, il cui acquisto da parte nostra ha permesso di dargli una nuova destinazione d’uso, nell’ottica del diritto alla casa e di contrastare lo spopolamento delle acropoli. Il futuro di Ater Umbria è di avere un nuovo ruolo nella rigenerazione urbana. Nei centri storici come nelle periferie».