Azione Terni: «Pronti a dialogare con tutti su proposte e progetti»

Nasce il gruppo consiliare con Valdimiro Orsini. L’analisi del voto e lo sguardo alle amministrative: «L’importante è condividere gli stessi valori»

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di F.T.

Forte di un risultato più che soddisfacente alle ultime politiche – a Terni ha ottenuto poco meno dell’8%, Azione – l’esordiente partito di Carlo Calenda – punta ora a costruire un percorso ancora più solido sul territorio ternano. «Per noi contano valori e proposte, guardiamo oltre le idologie». Lo sguardo è, giocoforza, alle prossime elezioni amministrative che nella primavera del 2023 porteranno all’elezione del sindaco di Terni. Non l’unico obiettivo, tuttavia.

«La nascita del gruppo consiliare di Azione in Comune (tecnicamente interno al gruppo misto e rappresentato da Valdimiro Orsini, ndR) è un ulteriore passo in questo percorso di consolidamento – afferma il coordinatore provinciale Marco Mazzalupi -. Orsini, che di Azione è anche il coordinatore a Terni, rappresenta un elemento di esperienza e, per la sua storia, di totale integrazione con i nostri valori e progetti». La linea, ripetuta come un mantra, è chiara: «Dialogo con tutti, forze civiche e partiti politici, senza pregiudizi. Unico requisito: la condivisione dei nostri valori. Puntiamo su idee e proposte».

Il voto a Terni, per Azione non è stato ovunque rose e fiori, e Orsini lo dice: «Nelle periferie più degradate e insicure, perché esistono checché ne dicano il sindaco e la Lega con i suoi slogan, non è andato bene. Ma questo è uno stimolo a fare ancora di più e meglio». Viceversa – gli fa eco Mazzalupi – «fra i giovani della fascia 18-24 anni siamo andati molto bene e questo è un grande stimolo». A livello nazionale, lo ‘scoglio’ è quel sud dove il M5s – il partito forse ad oggi più lontano politicamente da Azione – ha centrato numeri importanti.

Orsini è un politico che ha vissuto per anni all’interno del Pd: «La mia storia è nota a tutti: nasco nella Dc, entro nel Ppi e quindi nella Margherita. Poi nel Pd con la ‘fusione’ fra Ds e Margherita. Doveva essere un partito riformista, aperto alla società. Ha finito per diventare il traino di cartelli elettorali senza contenuti. Giusto andarsene e ora questo per me è un po’ un ritorno a casa». Il resto sono bordate per l’amministrazione comunale che, dice Orsini, «sconta un’evidente assenza di autorevolezza sui tavoli che contano, regionali e nazionali». Del degrado/sicurezza s’è detto, «e poi – si chiede – che fine hanno fatto le politiche giovanili?». Torna il mantra: «Dialogo a 360 gradi con tutti, senza condizionamenti». L’obiettivo, neanche tanto celato, è di agglomerare le forze civiche di Terni in vista delle prossime elezioni comunali: «Sono il nostro interlocutore naturale». E quindi avere un peso, sì in termini di proposte e persone, ma anche numerico.

Infine la segreteria, snocciolata da Mazzalupi: «Oltre a me ed a Orsini, ci sono Sara Giovannelli per l’area della Valnerina, Maurizio Bufi nel Narnese, Lorenzo Fiume nell’Amerino, Marco Ravanelli per l’Orvietano, e poi Michele Pennoni, Francesco Neri, Giorgia Pileri, Gianni Biancucci. Possiamo fare un lavoro e siamo determinati, perché ora ci siamo anche noi». Alla conferenza è intervenuto anche l’alleato Italia Viva con Massimo Gnagnarini: «Vogliamo proseguire insieme questa intesa che sta dando i suoi frutti».


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