La storia la conoscono tutti. È quella di Luisa Spagnoli, inventrice di quei dolci con nocciole sbriciolate dalla forma di un ‘cazzotto’ (che fu il loro primo nome), e del suo amante Giovanni Buitoni, entrato nell’azienda Perugina (che Luisa aveva fondato col marito) per curarne le finanze e poi protagonista di un intensa storia d’amore con la signora dei ‘Baci’. I due – vuole la tradizione – solevano scambiarsi messaggi d’amore, dediche e poesie negli incarti delle degustazioni che passavano da un ufficio all’altro. Così, quando la produzione divenne massiccia, al direttore artistico Federico Seneca venne l’idea di avvolgere il Bacio della Perugina in un cartiglio con una frase d’amore.
Le frasi d’amore sui Baci
Negli anni se ne sono letti di tutti i tipi e in tutte le lingue, messaggi banali e arguti, famosi e misconosciuti, attribuiti ad autori celebri o ad anonimi innamorati, nel caso in cui la frase fosse inattribuibile. Ci sono state anche linee dedicate, con frasi scelte da autori famosi contemporanei, più o meno idonei al compito, in occasione di San Valentino. Selezioni di frasi in dialetto e addirittura confezioni personalizzabili, con il cartiglio stampato apposta per la persona amata (e solo per lei).
La segnalazione
Ma mai finora – almeno per quanto ne sappiamo – si era avuta notizia di un errore di attribuzione di una frase. Errore alquanto marchiano, in verità, tanto più ai giorni nostri, quando basta una semplice verifica su internet per accertarsi della correttezza di una citazione. Ce lo ha fatto notare una lettrice di umbriaOn.it con una simpatica lettera, che vi riproponiamo integralmente, ringraziandola per la segnalazione che auspichiamo arrivi, attraverso di noi, a chi di dovere, ai piani alti della Nestlé.
Dillo con un Bacio… ma senza strafalcioni
È spesso arduo compito per gli innamorati comunicare i propri sentimenti, a volte quasi impossibile.
Nei secoli centinaia di autori ci hanno regalato le migliori frasi d’amore da dedicare al partner e la Perugina, con i suoi “baci”, ha avuto la geniale idea di combinare un delizioso cioccolatino avvolto in uno di questi aforismi d’amore. Peccato però, che aprendone uno, mi sono ritrovata a storcere il naso per due motivi.
Il testo sul cartiglio recitava: «E’ l’amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. (L. Pirandello)»
Ora, volendo anche sorvolare sull’inspiegabile apostrofo che segue la congiunzione iniziale (piccolo refuso, suvvia), non posso certo fare a meno di notare l’errore nella “firma”.
Questo verso è stato scritto da Antonino Massimo Rugolo, poeta reggino contemporaneo e non dal più famoso premio nobel siciliano. Ho dovuto spesso far fronte a quest’errore, già chiarito da diversi anni proprio sul web, e altri simili sui famosi meme che girano sui social (se Jim Morrison avesse scritto un decimo degli aforismi che gli vengono attribuiti, non avrebbe avuto tempo di fare altro nella vita), ma non mi sarei mai aspettata di vedermelo comparire nel dolcetto che il mio fidanzato mi ha regalato per festeggiare il primo abbraccio post-quarantena.
Pensiero molto gradito, errore imperdonabile.