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Home » Bevagna, di tutto nella discarica abusiva

Bevagna, di tutto nella discarica abusiva

di Redattore
4 Agosto 2020
in Ambiente e salute
Tempo di lettura: 3 minuti di lettura
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«La zona industriale di Bevagna è diventata una sorta di ‘cimitero’ dei rifiuti, ricettacolo abusivo di scarichi illegali. Approfittando del fatto che di notte è scarsamente frequentata, è diventata zona preferita dei soliti ignoti di ripetuto abbandono di rifiuti. Ma non rifiuti qualsiasi, bensì rifiuti pericolosi e rifiuti speciali». 

Fusti metallici contenenti sostanze nocive

Il Wwf di Perugia e i suoi volontari, a ridosso del deposito e del canile comunale di Bevagna, hanno, infatti, trovato «5 lugubri fusti metallici da 2 quintali, in cattivo stato di conservazione, contenenti sostanze verosimilmente nocive per l’uomo e per l’ambiente che sono stati abbandonati illegalmente sul suolo a poche decine di metri dal fiume Teverone e Clitunno con una falda superficiale che potrebbe essere oggetto di grave inquinamento. Dall’etichetta attaccata su uno di questi bidoni, potrebbe ragionevolmente trattarsi di solventi o vernici, ma anche olii esausti. Sarà l’Arpa a fornire il responso anche ai fini del successivo smaltimento. Non si tratta quindi solo dei soliti elettrodomestici, materassi e calcinacci che pur ci sono disseminati un po’ ovunque, ma di rifiuti speciali come le onduline di eternit contenente la microfibra d’amianto, tristemente e notoriamente cancerogena».

Le indagini sui responsabili

La singolarità della scoperta, secondo il Wwf, «discende dal fatto che per tali abbandoni, per tali cumuli nessuno però ha mai provveduto a segnalare e denunciare la cosa che era ed è sotto gli occhi di tutti. Noi quando rileviamo situazioni illegali lo facciamo in maniera codificata, rispettando le procedure di legge e quelle imposte dall’associazione, anche attivando gli Enti pubblici deputati all’intervento, tra cui l’Arpa, il Comune di Bevagna e la Magistratura per la parte penale. L’Arpa ora dovrà provvedere alla caratterizzazione del rifiuto per stabilirne la composizione e la pericolosità ed indicare la destinazione finale dello smaltimento, il Comune di Bevagna dovrà individuare i proprietari delle particelle catastali sulle quali sono stati abbandonati i rifiuti ed emettere ordinanza di sgombero in danno dei proprietari dei terreni, la Magistratura competente per territorio, qualora ne ravvisi gli estremi, potrà aprire un procedimento penale, volto all’individuazione dei responsabili».

Il bilancio comunale

Per il Wwf di Perugia «se è pur vero che molti degli abbandoni dei rifiuti è al momento a carico d’ignoti, non si può sottacere sulle coperture di eternit completamente ridotte in polvere, frammenti, senza manutenzione e in avanzato stato di deterioramento, immobili che se risultassero essere di proprietà pubblica, non solo potrebbe creare qualche imbarazzo e problema di varia natura, ma anche soprattutto, potrebbe anche far saltare il bilancio comunale, atteso che per il corretto smaltimento dei fusti, degli abbandoni di rifiuti e lo smantellamento di centinaia di metri di tetto in fibra cemento ha un costo veramente elevato. In questa area, inoltre, attualmente è stato abbandonato di tutto, pneumatici esausti, cumuli di calcinacci, plastica e Iegno, veicoli abbandonati ormai fuori uso in uno stato indecoroso di conservazione. L’azione ‘pulitrice’ dei volontari riguarda anche l’adiacente canile comunale; chiediamo al Comune di Bevagna di sapere se è dotato della ‘fossa biologica Imhoff’ ed anche del successivo e necessario sedimentatore, prima di scaricare nel suolo o nel corpo idrico».

Il Comune di Bevagna: «La bonifica dell’amianto già in programma»

In riferimento alla segnalazione di abbandono di rifiuti e discarica abusiva, segnalata dalla sezione di Perugia del Wwf il Comune di Bevagna precisa che: «per quanto riguarda l’abbandono dei fusti e di immondizia indifferenziata, la particella catastale interessata risulta essere intestata al Comune di Foligno. Rispetto alle lastre di eternit, poste ai lati dei capannoni di proprietà del Comune di Bevagna e accatastate attualmente a terra, saranno oggetto di smaltimento da effettuarsi in concomitanza con i lavori di bonifica e rimozione amianto di una parte dei capannoni stessi, oggetto di appalto in corso e che avranno inizio nel mese di settembre 2020». Con la risposta alla segnalazione del Wwf, il Comune di Bevagna ha contestualmente avviato il procedimento amministrativo di verifica di quanto evidenziato nell’esposto, invitando il Comune di Foligno a rimuovere immediatamente tutti i rifiuti presenti nel terreno di proprietà. «Il sopralluogo conferma che i barili abbandonati e denunciati dal Wwf sono nel Comune di Foligno – commentano dal palazzo comunale – che l’eternit verrà rimosso insieme alle porzioni di terra interessate non appena verranno appaltati i lavori. Per i rifiuti lungo le rive del Teverone e del Clitunno, l’intervento di bonifica è pressoché costante da parte del nostro Comune. Nella zona di Cantagalli in quattro anni abbiamo ripulito tantissime volte ed installato le telecamere fornite da Auri. È una zona di confine che ci impegna molto ma che non abbiamo mai trascurato».

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