Bombe anarchiche, indagati in Umbria

L’operazione ‘Scripta manent’ è scattata all’alba di martedì. Sette le persone arrestate. Perquisizioni fra Perugia e Terni

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Sette persone arrestate per un totale di quindici indagati e perquisizioni anche in Umbria. E’ scattata all’alba di martedì l’operazione ‘Scripta manent’ condotta dalla polizia di Stato nei confronti della Federazione Anarchica Informale (Fai). Le custodie cautelari sono state eseguite dalla Digos fra Piemonte, Lazio e Abruzzo, mentre le perquisizioni, ad opera degli agenti con l’ausilio di unità cinofile anti esplosivo, hanno interessato 30 anarchici e 29 abitazioni situate in Piemonte, Liguria, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Sardegna, Abruzzo, Campania e Umbria.

Perugia e Terni Due le perquisizioni eseguite in Umbria dagli agenti della Digos di Terni e Perugia. Le verifiche hanno riguardato un’abitazione di Perugia dove risiede un giovane che figura fra i quindici indagati, ed un’altra ad Orvieto dove vive il padre di quest’ultimo, estraneo all’inchiesta.

Le accuse Alle persone arrestate viene contestato il reato di associazione con finalità di terrorismo. Per gli inquirenti, fra di loro ci sarebbero i responsabili delle esplosioni di tre ordigni: uno nel quartiere Crocetta di Torino del 5 marzo 2007 e due presso la Caserma allievi carabinieri di Fossano del 2 giugno 2006.

L’operazione è condotta dalla Digos di Torino, coordinata dal Servizio centrale antiterrorismo della Direzione centrale della polizia di prevenzione, su disposizione della procura di Torino. Gli arresti sono stati eseguiti in collaborazione con le Digos di Roma, Viterbo e Pescara.

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