Boom parchi tematici: l’Umbria si prepara

La crescita del settore è una realtà. Giuseppe Ira, patron di Leolandia e presidente dell’Associazione parchi permanenti italiani, a confronto con il ministro Centinaio. Tavolo ‘dedicato’ e nuove prospettive

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Un settore in costante ascesa e sul quale anche il territorio umbro, in particolare ternano-narnese, ripone concrete speranze per il futuro. Parliamo dei parchi tematici: l’associazione che li rappresenta – l’Associazione parchi permanenti italiani -, presieduta dal patron di Leolandia Giuseppe Ira, lo scorso 19 giugno a Roma ha ufficialmente incontrato il ministro delle politiche agricole, forestali e del turismo – Gian Marco Centinaio – per illustrare i risultati ottenuti dal comparto, la cui centralità è un elemento di certezza per l’economia italiana.

800 milioni di indotto

L’indotto stimato dal ‘movimento parchi’ sul territorio nazionale è di ben 800 milioni di euro: oltre agli ingressi sono comprese le attività ricettive, di ristorazione, merchandising e servizi complementari. Cifre che, nel dettaglio Giuseppe Ira – che conta di ‘lanciare’ Leolandia a San Liberato di Narni entro il 2020 – ha illustrato lo scorso 19 giugno a Roma, presso la sede del ministero, in occasione della presentazione del libro ‘L’industria dei parchi divertimento: un patrimonio di valore per il territorio’.

Crescita costante

Nel corso della conferenza stampa, moderata dalla giornalista, autrice e conduttrice Rai Margherita Basso, il presidente Ira ha delineato il profilo e il peso specifico di un settore in costante sviluppo, che conta ad oggi più di 230 strutture tra parchi tematici, acquatici e faunistici. Nel 2017 – è stato detto – il comparto ha sviluppato un giro d’affari di 376 milioni di euro, in crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente, a fronte di 18.4 milioni di ingressi venduti, con un tasso di incremento che sfiora il 10%.

Posti di lavoro e turismo

Rilevanti anche i dati relativi all’occupazione: il settore genera 20 mila posti di lavoro stabili, che arrivano a 60 mila tra le assunzioni stagionali e l’indotto. Sul fronte dell’hôtellerie si calcola un totale di circa 1 milione di posti letto venduti nel corso dell’anno, considerando sia le strutture convenzionate sia gli eventuali resort interni ai parchi. In linea con l’andamento del settore nei principali paesi europei, anche in Italia si afferma la tendenza dei visitatori ad allungare il tempo medio di permanenza, abbinando la visita al soggiorno in hotel.

Un tavolo dedicato

Per sostenere questo potenziale sempre più in espansione, è allo studio un tavolo tecnico presso il Mipaaft che, sotto la supervisione del ministro Centinaio, avrà il compito di delineare le iniziative legislative più adatte al settore. Da oltre mezzo secolo i parchi si contraddistinguono sul mercato nazionale per l’impiego di ingenti capitali volti all’innovazione e all’aggiornamento di servizi e prodotti: elementi vitali nel campo del divertimento e dell’intrattenimento.

Giuseppe Ira

Parchi «tutto l’anno»

«Il nostro obiettivo a breve termine – spiega Giuseppe Ira – è di incrementare ulteriormente il tasso di crescita del settore, portandolo ai livelli di altri paesi UE come Francia e Germania, che hanno già da tempo identificato nei parchi una risorsa fondamentale per il turismo, in sinergia con l’offerta culturale, artistica e naturalistica del territorio. Nello specifico, punteremo sulla destagionalizzazione, creando nuove finestre di fruizione del prodotto in periodi come Halloween e le festività natalizie».

Leolandia in Umbria: nuove prospettive

Ottime premesse, quindi, anche per lo sbarco di Leolandia in provincia di Terni. Con un bacino rilevante, rappresentato dalle province e dalle regioni limitrofe, il parco che sorgerà a San Liberato di Narni – con la posa della prima pietra che potrebbe giungere fra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno prossimi – costituisce un volàno di sviluppo sotto molteplici aspetti: turistico, commerciale, promozionale. Una nuova ‘porta’ per l’Umbria, nel sud della regione, che promette anche passi avanti sul piano dell’impiego: 250 persone, 180 delle quali a tempo indeterminato. Ma è solo l’inizio di una nuova avventura.

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