Bretella Ast-San Carlo, 100.000 euro di bonifica bellica: scatta l’iter

Terni – Ci sarà l’affidamento diretto: lavori fino a dodici metri di profondità su una superficie complessiva di 15.500 metri quadrati. Serve anche un archeologo

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di S.F.

Possibile rinvenimento di ordigni inesplosi nei cantieri temporanei interessati dalle attività di scavo. C’è anche questa ipotesi da tenere in considerazione per la realizzazione del nuovo collegamento viario Ast-San Carlo a Terni e mercoledì è stata avviata la procedura per le indagini del caso attraverso un affidamento diretto: l’importo stimato per le varie operazioni è fissato in oltre 100 mila euro. Si parla di circa 15.500 metri quadrati di superfici coinvolte, compresa la zona dove sarà realizzato il collettore fognario per lo smaltimento delle acque meteoriche.

IL RINNOVO DEI VINCOLI ESPROPRIATIVI

La prima fase

La motivazione base

La verifica bellica – se ne parla dal 2018 – si farà perché l’area di intervento è a ridosso dell’Ast, «preesistente agli eventi bellici della seconda guerra mondiale e quindi, per loro natura, obiettivo militare ad alto rischio di bombardamenti». Il lavoro avverrà in due distinte fasi e prevede una serie di attività: il taglio della vegetazione per l’accesso e la pulizia, un primo intervento di bonifica superficiale fino ad un metro – utili anche per le indagini ambientali – di profondità, un’ulteriore azione fino ad un massimo di dodici metri – solo per alcune zone – sotto il piano di campagna, il ripristino delle aree e l’esecuzione della seconda parte della verifica.

LA BRETELLA, PRISCIANO E LE POLVERI

Il progetto per la bretella

Serve anche l’archeologo

Subito dopo l’affidamento dell’appalto scatterà la prima bonifica – fine 2020 – da poco meno di 55 mila euro, mentre la successiva ci sarà nel primo semestre del 2022 prima dell’effettivo avvio dei lavori di costruzione della bretella: in entrambe le circostanze servirà un attestato specifico validato dall’Oep (Organo esecutivo periferico). «Qualora le indagini ambientali – la possibilità – escludessero la possibilità di realizzare l’opera stradale secondo il tracciato di progetto, la stazione appaltante si riserva si riserva il diritto di non procedere alla seconda fase di bonifica». Al contempo c’è il via libera anche per il lavoro geognostico, le prove geotecniche e la manifestazione d’interesse per l’assistenza e la sorveglianza archeologica durante la realizzazione da meno di 10 mila euro.

 

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