Calcio idee LegaPro: «Irricevibili»

È scontro sulle proposte di Francesco Ghirelli. Il presidente della seconda lega, Balata, attacca. Poi il dirigente eugubino si scatena

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Il mondo del calcio non smette mai di sorprendere, in negativo. E la sensazione è che si andrà avanti in questo modo per diverse settimane: domenica pomeriggio il presidente della LegaB, Mauro Balata, ha voluto far capire a chiare lettere che le proposte avanzate dal ‘collega’ della Lega Pro, Francesco Ghirelli, non piacciono. Si parla della stagione 2019-2020, del covid e della necessità di trovare una via d’uscita. Anche dalla Lnd c’è perplessità.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Gabriele Gravina (foto Figc)

L’attacco sullo spirito di squadra

«La Lega Serie B – la nota – ha appreso dagli organi di stampa della convocazione di un’assemblea, da parte della Lega Pro, che dovrebbe ratificare le proposte formulate dal proprio consiglio direttivo in ordine agli sviluppi di questa stagione calcistica così complicata. In primo luogo sotto il profilo formale stupisce il metodo adottato dal presidente Ghirelli, il quale non ha mai coinvolto nella riflessione le altre componenti federali, né ha adottato un pur minimo grado di condivisione circa quanto la Lega Pro si apprestava a proporre. Si tratta di un segnale in evidente contrasto con quello ‘spirito di squadra’ che invece è assolutamente necessario perseguire in un momento così delicato per tutto il calcio italiano, senza considerare peraltro come le proposte formulate coinvolgono direttamente sia il campionato di Serie B che quello di Serie D, circostanza che evidenzia il mancato rispetto dei ruoli istituzionali nei confronti dei presidenti Sibilia e Balata».

LE PROPOSTE DI GHIRELLI: 4° PROMOSSA VIA SORTEGGIO, STOP CAMPIONATO

«Irricevibili. Sorteggio? Idea fantasiosa»

Scontro aperto: «In secondo luogo, sotto il profilo sostanziale, le proposte avanzate dalla Lega Pro -la nota della LegaB – appaiono totalmente non condivisibili e irricevibili. Ci si riferisce sia alla scelta di interrompere la disputa del campionato in modo unilaterale, in un momento in cui il calcio italiano sta tentando la ripresa, sia ai meccanismi di passaggio di categoria, dove l’idea di procedere a un sorteggio per individuare la quarta società da promuovere in Serie B appare alquanto fantasiosa oltre che sconosciuta nel nostro sistema professionistico, e dunque una prospettiva che non può essere contemplata neppure in astratto». Balata sottolinea che «bisogna infine rilevare in un’ottica più generale, come oggi più che mai occorra individuare percorsi di riforma condivisi, volti a supportare nell’immediato le società per superare la crisi contingente, e che siano proiettati a garantire una nuova oramai ineludibile stabilità di sistema nell’ottica di una reale sostenibilità. Senza alcun intento polemico, si ritiene in ogni caso necessario l’autorevole e urgente intervento del presidente federale, vista anche la preannunciata celebrazione delle seduta assembleare della Lega Pro del 4 maggio, affinché venga tutelato e affermato il valore delle regole e preservate le ragioni di tutte le componenti, riconducendo il tema nella sede federale deputata, La Lega serie B, pur auspicando la necessità di un’unità di azioni e di visione di tutto il sistema calcistico italiano, in armonia con la Figc, si farà parte attiva e vigile nel preservare i diritti delle proprie associate, assumendo tutte le iniziative che dovessero rendersi opportune».

Prende posizione anche la Lnd

Immediata reazione anche da parte di Cosimo Sibilia: «Questa proposta – il commento del leader della Lnd – non è stata concordata né preventivamente illustrata dal presidente della stessa Lega Pro alle altre componenti federali direttamente interessate. Ovviamente ogni modifica regolamentare sulla specifica materia deve essere valutata dal consiglio federale della Figc e, sul punto, la Lnd intende sin da ora chiarire che nessuna soluzione penalizzante per le società che militano nel campionato di serie D e, di riflesso, nei campionati di eccellenza potrà essere approvata e trovare l’adesione dei dilettanti. Risulta evidente, in ogni caso, che proprio in momenti di particolare difficoltà, come quelli che stiamo vivendo, sarebbe necessaria una condivisione di sistema e un preventivo confronto nella sede più idonea, che resta la Figc e il suo organo direttivo. Stupisce, inoltre, che nel mentre si evidenzia una situazione di crisi che attraversa il mondo professionistico, si propongano soluzioni che non solo non tengono conto dell’attuale format ma che, in contraddizione con l’accertata problematica della sostenibilità di un numero elevato di società della sfera professionistica, soprattutto in Serie C, addirittura ne preveda un aumento. La Lnd é certa che il presidente gederale Gravina, che anche pubblicamente ha sottolineato l’esigenza di agire unitariamente per il bene del calcio italiano, sia di vertice che di base, saprà evitare fughe in avanti da parte di singole componenti».

Ghirelli si espone e ricorda

Nel tardo pomeriggio di domenica arriva la seccata risposta del dirigente eugubino: «Sono arrabbiatissimo con chi ha fatto circolare pubblicamente la lettera. I presidenti l’avevano per preparare l’assemblea. Perché lo ha fatto questo scienziato ? Ha ottenuto – la nota – che una proposta da sottoporre all’assemblea è diventata oggetto di dibattito esterno e di pressione sui presidenti. Ed, ora, leggo anche sulla Lega. Stiamo sereni, ago e filo, perché poi dovranno ognuno di loro dire, in consiglio federale, che cosa vorranno fare. Stiamo, tutti tranquilli, la proposta sarà sottoposta al consiglio federale che è il dominus. La chiusura la deve deliberare il consiglio federale, certamente tenendo in grande considerazione la delibera, ove ci fosse, dell’assemblea di Lega Pro. Ma come si fa a discutere senza una proposta? Per questo doveva rimanere la proposta all’interno della Lega proprio per correttezza istituzionale ed, anche, per evitare prese di posizioni senza senso di qualche componente che è meglio che studi la regolamentazione federale. In merito alle singole ipotesi non mi esprimo per correttezza all’assemblea. Non voglio ricordare il passato a chi parla di ‘spirito di squadra’, per non alzare la polemica e per amor di patria», in riferimento a Balata. « Questa confusione cerca di far dimenticare il secondo punto all’odg in assemblea. Per essere credibili come Serie C dobbiamo sapere che il maledetto virus ha solo accelerato e drammatizzato la situazione già complicata e quindi dobbiamo procedere verso il cambiamento. Non parliamo di aggiustamenti; con PwC, ci siamo posti il tema del piano strategico per la serie C. Dico le parole chiave: discontinuità per ripartire in modo strutturato, per riformare e reinventare. Dobbiamo avere il coraggio di abbandonare la strada dei fallimenti di questi anni; è questa riforma vera che mette paura».

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