Li aveva denunciati ma la sua azione era andata ‘a vuoto’: così aveva deciso l’autorità giudiziaria che ieri – a parti invertite – ha condannato l’uomo, 45 anni di Rieti, che aveva accusato due carabinieri di aver compiuto atti illeciti nei suoi confronti. Per il reato di calunnia il tribunale di Terni – giudice Massimo Zanetti – ha inflitto all’imputato un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa, oltre ad un risarcimento di 3 mila euro per ciascuno dei due militari. Secondo l’uomo – fermato per un controllo e risultato ubriaco, con tanto di sequestro dell’auto – i carabinieri lo avevano trattenuto in caserma oltre il dovuto, compiendo anche altre anomalie. Accusa caduta e ‘ribaltata’ con il giudizio emesso venerdì, alla presenza anche dei legali di parte civile – incaricati da due rapresentati dell’Arma -, gli avvocati Loris Mattrella e Federica Sabbatucci.