Concessione campo Terni Est: udienza a novembre 2022

Si sarebbe dovuta svolgere mercoledì e invece nulla di fatto: Comune, Ics e concessionario a caccia di una soluzione. C’è il rinvio

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di S.F.

Rinvio al prossimo anno, novembre 2022. Nulla di fatto – o meglio, c’è stato l’ok tra le parti per parlarne più avanti – mercoledì a Roma, in sede di tribunale civile, per la complessa questione legata alla concessione pluriennale dell’impianto sportivo ‘Orlando Strinati’ di via Vulcano, a Terni Est. Si cerca di trovare la quadra con un accordo transattivo. Sono coinvolti in particolar modo il Comune, l’Istituto per il credito sportivo ed il concessionario per gli aspetti legati al pignoramento, la convenzione, la fidejussione, i mutui ed il rientro in possesso.

LA STORIA COMPLETA

Campo Terni Est, palla al tribunale di Roma. Novità pignoramento

Il problema

In ballo c’è oltre un milione di euro per due mutui. Tutto è nato dal 22 luglio 2011 quando l’impianto è stato concesso dal Comune a titolo oneroso in diritto di superficie alla società, poi i problemi nel corso del tempo: «L’avvocatura sta studiando – aveva spiegato l’assessore al bilancio Orlando Masselli a fine luglio – se c’è possibilità di revoca. C’è stato il pignoramento da parte dell’Ics della proprietà superficiaria dell’impianto a carico della Terni Est in forza di un altro mutuo che era stato stipulato per la costruzione della struttura». In tribunale a Roma ci si rivedrà tra un anno. Da vedere se nel frattempo ci sarà l’accordo transattivo: da quanto si apprende la cifra proposta – non dal Comune, che resta alla finestra per via della fidejussione – per sbloccare lo stallo è di circa 600 mila euro.

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