Canile Monte Argento: «Facciamo chiarezza»

La presidente Stefania Sebastiani vuole spiegare «la reale situazione; è doveroso per salvaguardare gli animali e la nostra associazione»

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di Stefania Sebastiani
Presidente associazione Lai Terni e Canile Monte Argento

A seguito dell’ispezione fatta dai carabinieri del Nas di Perugia e del servizio veterinario Usl Umbria 2 cercherò di fare chiarezza limitandomi alle sole informazioni corrette. Credo sia doveroso per salvaguardare in primis gli animali, per la nostra associazione che si è sempre dimostrata seria e costante nelle varie attività svolte e per le tantissime persone che ci seguono e credono in noi.

Le osservazioni fatte sulla struttura, con i vari miglioramenti da realizzare, interessano l’amministrazione comunale di Terni che deciderà il da farsi; intanto l’associazione ha provveduto all’acquisto di 30 cucce prefabbricate in materiale coibentato per sostituire quelle giudicate non idonee, in quanto desideriamo che i nostri animali siano ben protetti dal freddo che è arrivato.

Ho avuto modo di leggere le critiche riguardanti il nostro ricovero temporaneo per gatti, definito gattile fantasma, ma così non è, in quanto esistente da moltissimi anni, sotto gli occhi di tutti, presente nella planimetria del rifugio e menzionato nell’autorizzazione sanitaria permanente rilasciata nel 2011 dal sindaco di Terni su parere favorevole della Usl: 3 box per gatti, certamente non lo abbiamo mai definito un gattile sanitario, ma è un semplice piccolo ricovero temporaneo. Molti dei gatti ospitati sono stati inviati dal servizio Usl in quanto non completamente autosufficienti, altri sono animali sequestrati.

Ho avuto modo di leggere critiche sulle quote di mantenimento per i gatti di 0,57 euro al giorno e per i cani di 1,08 euro al giorno. Tranquilli, noi non abbiamo mai preteso quote pro capite, abbiamo un semplice rimborso spese forfettario su presentazione di fatture e documentazioni contabili, quindi riceviamo il rimborso di quanto effettivamente speso, nei limiti della cifra annua stabilita dal Comune di Terni. Nessun aumento di spesa per l’Ente. Il calcolo delle quote per i singoli animali era stato fatto, in passato, a titolo indicativo e doveva servire per stabilire la quota di mantenimento da addebitare ai proprietari di animali sequestrati; infatti in caso di sequestro ed inserimento nel canile rifugio, i proprietari sono obbligati a pagare il sostentamento direttamente al Comune. In altre occasioni il Comune di Terni ha fatto riferimento a tali quote puramente indicative, molto basse, per sottolineare la convenienza ed il risparmio ottenuto nel canile Monte Argento rispetto a quanto speso in altri canili.

L’associazione Lai di Terni è regolarmente iscritta all’albo regionale delle associazioni per la protezione animali – iscritta con D.G.R. n. 2382 del 6 aprile 1995 in base all’articolo 12 della L.R. 19/94 – albo sempre valido e riportato anche nell’articolo 218 della L.R.11/2015. Nessun favoritismo alla nostra associazione, abbiamo collaborato da smepre con le istituzioni, passando attraverso amministrazioni di diverso orientamento politico, noi lavoriamo per gli animali e collaboriamo con tutti sempre con impegno e serietà. Concludo dicendo che, chiarito tutto ciò, sono a disposizione di chiunque desideri avere ulteriori informazioni, documenti alla mano.

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