La lettera l’ha scritta la commissaria alla ricostruzione, Paola De Micheli. E l’ha inviata a tutti i sindaci del ‘cratere’, cioè dei Comuni dove le case, gli edifici dove si trovavano attività imprenditoriali, le chiese, sono stati sbriciolati dal terremoto.
I mutui E la lettera è chiara: «Caro sindaco – scrive De Micheli – come certamente saprai, dal 16 dicembre prossimo, per i titolari di reddito di impresa c di lavoro autonomo e per gli esercenti di attività agricole riprenderà (senza applicazione di sanzioni e interessi) la riscossione dei tributi non versati per effetto delle sospensioni ad oggi vigenti, nonché per i tributi dovuti nel periodo dal 1° dicembre 2017 al 31 dicembre 2017». E quindi la commissaria spiega che quelle persone potranno avere «finanziamenti agevolati», finalizzati «alla ripresa della riscossione tributaria» nei territori interessati». La cosa non è piaciuta, per niente.
I commenti «Avevamo chiesto una zona franca fiscale per le aree più colpite dal terremoto. La De Micheli ci ha risposto di “fare un mutuo in banca per pagare le tasse“. Grazie. Buona simpatica e intelligente, non avevo dubbi!!!», è un commendo au Facebook. Mentre un altro è questo: «È uno scherzo di cattivo gusto?! Cioè, secondo loro (il governo) ci fanno il favore e ci agevolano il pagamento delle tasse facendoci prendere un mutuo in banca??? Ma se non ci sono le risorse e le possibilità economiche per pagare le tasse, la rata del mutuo come la paghiamo???? SONO SEMPLICEMENTE VERGOGNOSI. CI OFFENDONO e CI UMILIANO senza un minimo di ritegno». Ed un terzo è lapidario: «Se vogliono la casa è a disposizione…a pezzetti».
Le Sae A questo si aggiungono le polemiche sull’assegnazione delle nuova Sae: «Nella sola frazione di Castelluccio sono state negate – scrive un residente – a due abitanti stabili. Le due persone a cui non sono state assegnate sono Marziali Michele, agricoltore, allevatore e puliva la neve per il Comune, 40 vacche da accudire senza mai andare via da Castelluccio e Azizi Ramadan, gestore del ristorante pizzeria Sibilla, 12 mesi l’anno aperto». Poi seguono affermazioni relative a presunti favoritismi sui quali è difficile dare giudizi, non conoscendo i dettagli. Ma un fatto è certo, partiranno delle denunce: «Ci penserà la magistratura», è infatti la promessa finale.
