di Alessandra Vittori ed Elisa Marioni

Il presidente del consorzio ‘Terni in centro’, Francesco Shu, aveva lanciato l’allarme, poi รจ arrivato anche l’appello della Camera di commercio a dargli manforte: ยซIl Centro commerciale naturale cerca nuovi sociยป. Per aderire al progetto e usufruire di quel contributo di 547.288,16 euro, dato dalla Regione al Comune di Terni, le aziende devono essere almeno 30. Numero che al 6 settembre non c’era. Il 15 novembre le cose sono cambiate, ma la creazione di questa rete d’imprese continua a essere a rischio.
La proroga La scadenza del bando รจ fissata al 25 novembre, maย Shu assicura a umbriaOn cheย ยซal momento ci sono 30 adesioni, piรน altre in attesa per eventuali subentriยป. Tuttavia stanno aspettando una risposta ufficiale dalla Regione che ยซha garantito una proroga fino a marzo 2017ยป. Il problema, infatti, non sta nel numero delle adesioni, ma nella fase di realizzazione della parte comune.ย ยซAlla scadenza – dice il presidente – non devono essere fatti solo gli investimenti singoli, ma anche quelli della parte comune (totem interattivi, maxi schermi e altre cosette; ndr). Ogni azienda, per questa parte comune, deve fare un investimento del 35 per cento che viene messo in un fondo comuneยป.
Il bandoย Nelย bando, infatti, ย si legge che il progetto generale ย di ciascun centro commerciale naturale ย deve prevedere almeno questi 5 progetti comuni:ย la realizzazione di sistemi Wi-fi, fidelity card, portali d’ingresso, portale web per il commercio elettronico e/o la promozione e marchi, brand, loghi caratteristici e distintivi. A questi devono partecipare tutte le imprese aderenti. ยซUna volta che il progetto e gli investimenti sono stati fatti – continua Shu – la Regione rimborserร il 60 per cento per gli investimenti per la parte comune e il 50 per cento per quelli singoliยป.
Investimenti comuni mancanti Senza la parte comune, dunque, il progetto รจ inammissibile.ย ยซLa parte comune non รจ stata fatta perchรฉ – spiega il presidente del consorzio ‘Terni in centro’ –ย abbiamo sempre dovuto aspettare risposte dalla Regione che ha sempre tempi lunghissimi. Inoltre se avessimo avuto la risposta, ad esempio sui totem, una volta acquistati avremmo comunque dovuto aspettare l’installazione da parte del Comuneยป.
I pericoli La Camera di commercio aveva spiegato che in ballo ยซnon cโรจ solo il progetto โCentro commerciale naturaleโ, ma potrebbe esserci quello dello stesso futuro del commercio al dettaglio cittadino. I soldi ci sono. Ingenti risorse a fondo perduto messe a disposizione dalla Regione dellโUmbria (anche Assisi ha lanciato un bando; ndr) per creare azioni di marketing e sviluppo del centro cittadino con lo scopo di rivitalizzare il centro e far riprendere gli affari per le piccole imprese del commercio e dellโartigianato troppo spesso schiacciate dalla competizione con le grandi catene distributiveยป. Per questo il presidente della Camera di commercio, Giuseppe Flamini, aveva invitato le imprese a fare squadra: ยซNon dobbiamo fare lโerrore, nella fase di crisi che stiamo attraversando, di chiuderci in noi stessi e pensare di andare da soli in mare aperto, oggi piรน che mai รจ importante essere uniti, รจ necessario mettere da parte personalismi e scetticismi anche per essere piรน competitiviยป. Il messaggio sembra essere arrivato chiaro e forte se non solo le 30 aziende ci sono, ma addirittura c’รจ un ‘lista d’attes’ per eventuali sostituzioni.ย Per sapere come finirร , quindi, serve solo la risposta della Regione. ยซFinchรฉ questa non arriva,ย non intendo dare altre informazioni, ma dovrebbe arrivare a brevissimoยป, conclude il presidente di ‘Terni in centro’.
Il Trasimeno I centri commerciali naturali diventano perรฒ realtร in quattro comuni del Trasimeno. Il bando regionale รจ scaduto lo scorso 3 novembre e lunedรฌ 21, a Perugia, si terrร un incontro a cui parteciperanno le imprese di Castiglione del Lago, Cittร della Pieve, Orvieto e Tavernelle, che hanno presentato il loro progetto con il supporto di Confcommercio Umbria. Complessivamente sono coinvolte 114 attivitร โ del commercio, del turismo e dellโartigianato โ per un totale di 870mila euro.
I tempi Nel corso dellโincontro, come spiega il supporto tecnico di Confcommercio Umbria Leonardo Panfili, sarร presentata la piattaforma digitale dei nuovi centri commerciali a cielo aperto, che metterร le imprese partecipanti sotto un unico marchio. Ci sarร anche lโoccasione di fare il punto e di definire insieme le azioni da sviluppare, ma prima di dare inizio ai lavori, i negozi che hanno aderito ai vari progetti dovranno attendere i tempi tecnici. Dalla scadenza del bando, avvenuta il 3 novembre, la Regione Umbria ha infatti 60 giorni di tempo per pubblicare le graduatorie ufficiali dei beneficiari. E solo da quel momento, le imprese potranno dare il via allโattuazione del progetto, da completare entro 9 mesi. ยซLโimpegno รจ di fare prima possibile nellโinteresse di tutti โ assicura Romeo Pitti, assessore al Commercio del Comune di Castiglione del Lago โ anche se lโamministrazione comunale non รจ tra gli attori principali, ci impegneremo a sostenere le nostre aziendeยป.
Il quinto progetto I comuni del Trasimeno a dotarsi di un โcentro commerciale naturaleโ probabilmente non saranno solo i quattro che hanno presentato il progetto con lโaiuto di Confcommercio. ยซLโultimo giorno utile รจ pervenuto in Regione anche il progetto del Comune di Passignano โ riferisce Panfili โ che ha scelto perรฒ di non appoggiarsi alle associazioni di categoriaยป.