Cesvol, Danilo Serva vice presidente Co.Ge.

Nel comitato di gestione aumenta il ‘peso specifico’ della componente ternana

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I nodi al pettine dovrebbero arrivare a giugno, quando tutti i bilanci dovranno essere resi noti – attualmente sapere come stanno le cose, nei Cesvol di Perugia e Terni, è un po’ problematico e i conti economici che si conoscono risalgono a qualche anni fa – ma che i conti traballino è cosa nota.

Le novità Intanto, però, si registra un cambio al vertice del comitato di gestione regionale (CoGe) del fondo speciale per il volontariato: a fianco del presidente, Antonio Lanuti, adesso c’è un vice presidente nuovo: si tratta di Danilo Serva, indicato dalla Fondazione Carit di Terni.

La ristrutturazione Quello che si prospetta, comunque, è un drastico ridimensionamento di entrambe le realtà provinciali del Cesvol, ma soprattutto una ristrutturazione decisa del tutto, visto che la gran parte dei finanziamenti che arrivano dalle Fondazioni bancarie se ne vanno in stipendi per il personale.

Le differenze Ma se Terni, questo sarebbe anche uno dei motivi che hanno spinto alla richiesta di una presenza più significativa della componente ternana – la Fondazione Carit resta il secondo finanziatore del CoGe -, riesce comunque a ritagliare una quota da riservare alle attività di programmazione e progettazione, a Perugia questo non si riusirebbe a fare. E questo, nella ‘conca’ non è passato inosservato.

L’accorpamento Il futuro del Cesvol, peraltro, è ancora tutto da scrivere, perché la nuova legge che regola l’associazionismo – in via di approvazione – potrebbe prevedere l’unificazione delle due unità provinciali e la nascita, quindi, di un unico Cesvol regionale, mentre il Comitato di gestione dovrebbe assumere uno status nazionale. E le paure per il personale, ma anche per gli ‘sporelli’ territoriali, aumentano.

 

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