Un luglio intenso per la questura di Perugia che, in sinergia con il comando provinciale dei carabinieri, ha allontanato ben 29 cittadini stranieri, in gran parte autori di gravi reati. Nel dettaglio si tratta di sei rimpatri, cinque accompagnamenti presso i centri di permanenza per i rimpatri, quattro partenze volontarie e quattordici inviti a lasciare il territorio nazionale.
I primi sono relativi a persone detenute, prelevate dal carcere e rispedite in patria. Spicca il caso di un 35enne serbo con numerosi precedenti alle spalle commessi in provincia di Milano e condannato a due anni e cinque mesi di reclusione. L’uomo è stato prelevato dalla casa circondariale di Capanne e scortato fino a Belgrado anche in ragione della sua instabilità psichica e pericolosità .
Altri rimpatri coattivi riguardano un 43enne tunisino condannato ad un anno e quattro mesi di carcere, un 39enne albanese con identica pena, un altro albanese di 26 anni che doveva scontare quattro anni e sei mesi anche per rapina e associazione per delinquere, un 30enne del Marocco condannato a tre anni ed otto mesi ed altri due giovani albanesi di 25 e 28 anni, il primo con alle spalle rapine e furti in provincia di Perugia e il secondo già noto per spaccio di droga.