di Giovanni Cardarello
La voce era nell’aria da tempo, ma adesso viene certificata da un sondaggio ufficiale: potrebbe essere necessario il turno di ballottaggio, eventualmente in programma il 23 e il 24 giugno, per decidere chi dovrà governare Perugia fino al 30 giugno 2029. Sondaggio pubblicato dall’edizione odierna de Il Corriere dell’Umbria e realizzato per la testata da TechnoConsumer. Vediamolo i dati nel dettaglio partendo dai candidati a sindaco.
Margherita Scoccia, l’assessore uscente con delega ad urbanistica, edilizia privata e arredo urbano della giunta di Andrea Romizi, candidata del centrodestra, raggiunge un consenso che varia dal 40,3% al 45,3%. Un dato, al momento ben lontano dal 50%+1 dei consensi. Scoccia è sostenuta da Fratelli d’Italia, Fare Perugia-Forza Italia, Lega Perugia, Udc e le liste civiche Perugia Civica, Perugia Amica, Progetto Perugia e Futuro Giovani e in questo caso la somma delle liste potrebbe fare la differenza per varcare la soglia fatidica che evita il secondo turno.
Vittoria Ferdinandi, Cavaliere della Repubblica, fortemente impegnata nel sociale e candidata del centrosinistra, si attesta in una forbice ricompresa tra il 37,8% e il 42,8%. Anche qui abbiamo il sondaggio indica una variabile molto ampia, il 5%, ma la tendenza è chiara. Ferdinandi è sostenuta delle forze di Un Patto Avanti, ovvero Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra, a cui si sono aggiunti il rassemblement di centro Pensa Perugia e le liste civiche Anima Perugia, Orchestra per la Vittoria e Perugia per la Sanità Pubblica. Anche in questo caso per raggiungere l’obiettivo del ballottaggio saranno decisive le performance delle singole liste.
Viene accreditato di un risultato importante, quasi a sorpresa rispetto alle ultime sensazioni emerse dalla campagna elettorale, Davide Baiocco. Il candidato ex bandecchiano, sostenuto da Alternativa Riformista/Italexit e Forza Perugia, si attesta tra il 5,5% e il 10,5%. Anche nel caso del dato più basso sarebbe comunque un’affermazione importante.
Ben oltre le previsioni anche il candidato comunista, Leonardo Caponi, sostenuto dal PCI che arriverebbe al 2,5% con un’area di espansione fino al 7,5%. Sulla carta deludente, infine, il dato di Massimo Monni, sostenuto dalla lista civica Perugia Merita, che si ferma nel migliore dei casi sotto il 6,5% con un dato minimo dell’1,5%.
Il sondaggio non entra nel dettaglio delle singole liste che, come accennato, potrebbero risultare decisive rispetto al dato dei singoli candidati. In questo caso una tendenza può essere indicata dall’ultimo sondaggio nazionale per le Europee realizzato da BidiMedia dove Fratelli d’Italia è data al 26,8%, seguita dal Partito Democratico al 20,5%, dal Movimento 5 Stelle al 16,2% con Lega e Forza Italia divise da decimali, 8,6% e 8,3%, la lista Stati Uniti d’Europa (Italia Viva, +Europa e Socialisti) al 4,6% mentre Alleanza Verdi e Sinistra e Azione sono appaiate al 4,4%. Ma, ripetiamo, sono dati nazionali, non assimilabili a quelli locali e peraltro privi dei dati delle liste civiche che in un’elezione amministrativa possono fare la differenza.
Interessante, in chiusura, il dato sulla riconoscibilità dei candidati a sindaco. Secondo il sondaggio commissionato da Il Corriere dell’Umbria, un elettore su cinque non li conosce. Il dato più alto è quello della Scoccia, con il 67,4%, seguita da Ferdinandi, 57,1%, seguite da Monni, 44,8%, Baiocco, 41,4% e Caponi, 38,9%. Ma la campagna elettorale servirà proprio a questo, a far conoscere i candidati, le idee e i progetti e siamo appena all’inizio: al voto mancano tre settimane e c’è da giurarci che saranno davvero intense.