Comune di Terni, bilancio al veleno

‘Preventivo’ approvato: il Briccialdi avrà 100 mila euro in meno, il sistema museale 30 mila in meno. Forza Italia annuncia un ricorso alla Corte dei conti

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Stasera niente ‘pizzetta’. La lunga maratona che il consiglio comunale di Terni ha affrontato nella giornata di mercoledì si è conclusa alle 22,50 e la maggioranza ha portato a casa un risultato – il bilancio di previsione è stato approvato – che promette di avere più di un veleno nella coda.

Fuoco di fila I 103 emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle, uno da Enrico Melasecche (I love Terni) ed uno da Marco Cecconi (Fratelli d’Italia), sono stati – tutti – messi in discussione (la presidenza del consiglio ha deciso che non fosse possibile rititarli, come proposto dagli stessi consiglieri, in cambio del ritiro di un atto di indirizzo presentato dal capogruppo del Pd, Andrea Cavicchioli) e la giornata di consiglio (tre minuti a intervento di ogni consigliere che ha deciso di intervenire) è finita solo alle .

Pd contrario Andrea Cavicchioli (Pd), in ordine all’ammissione degli emendamenti proposti dal Movimento Cinque Stelle all’atto di indirizzo politico della maggioranza ha detto di reputare «infondata e non conforme al regolamento e ai principi generali di buona amministrazione, la decisione del presidente del consiglio che ha ammesso circa 100 emendamenti ad un atto di indirizzo politico, che indubbiamente non è la sede per svolgere tale attività. Con il provvedimento adottato, il presidente del consiglio, ha posto in essere un precedente che condiziona e condizionerà negativamente i lavori del consiglio sotto il profilo dell’operatività, della concretezza e del rispetto dei principi per l’esercizio corretto dell’attività amministrativa».

Tutti respinti A palazzo Spada, comunque, è andato in scena un consiglio comunale nella prima parte del quale hanno parlato solo i consiglieri di minoranza, illustrano ogni singolo emendamento e aggiungendo considerazioni. Poi – senza che dalla maggioranza si mettesse bocca, polemiche a parte – si è votato. Poco dopo le 20,30 l’ultimo emendamento delle opposizioni è stato illustrato e, come tutti gli altri, regolarmente bocciato.

Taglio al Briccialdi Poi è stata la volta di quelli della giunta e degli atti di indirizzo della maggioranza: tutti approvati – con qualche distinguo all’interno della maggioranza – compreso quello che taglia 100 mila euro al ‘Briccialdi’ e che destina quei soldi, come ha spiegato Valdimiro Orsini (PD), «alla manutenzione delle scuole (50 mila euro), alla segnaletica stradale (35 mila euro) e al rifacimento del sito istituzionale del Comune (15 mila euro)».

Taglio al sistema museale Passato anche un altro emendamento illustrato da Valdimiro Orsini e che prevede di stornare 30 mila euro dai fondi concessi al sistema museale per assegnarli ai lavori di manutenzione alla scuola XX settembre. L’emendamento aveva ricevuto parere contrario dai revisori perché, era stato spiegato in aula, potrebbe determinare delle rivalse da parte del gestore. Poco dopo le 22,30 ci si è avviati verso il voto.

Corte dei conti Francesco Ferranti (Forza Italia) ha annunciato che «votiamo a favore dell’emendamento che toglie gli stanziamenti alla rete museale e la cultura (il Caos), ma questi 30 mila euro sono una cifra ridicola rispetto a quanto costa e non produce questa esternalizzazione, che non porta alcun indotto e ritorno al territorio. Annuncio anche che il gruppo di Forza Italia presenterà un esposto alla Corte dei conti per chiedere una valutazione in merito a una convenzione che a nostro avviso produce solo danni all’erario pubblico ed interessi privati».

Fine primo tempo Alla fine, comunque, la maggioranza il suo bilancio se lo è votato – per appello nominale come chiesto da Enrico Melasecche – e approvato. Le opposizioni, invece, hanno tutte espresso parere contrario. Il conteggio finale dice: 21 a 10. Ma potrebbe essere solo il risultato del primo tempo.

 

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