Comune di Terni: «Riequilibrio ‘forzato’»

Thomas De Luca, capogruppo del M5S: «Furtivamente è stato sferrato l’ennesimo colpo alla dignità dei ternani e delle istituzioni»

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Thomas De Luca

di Thomas De Luca
Capogruppo del M5S al Comune di Terni

La Giunta guidata dal Partito Democratico continua nel morboso accanimento contro una città che versa ormai in uno stato comatoso e a stento trova ancora le forze di potersi indignare, assuefatta com’è al malcostume e all’inettitudine della classe dirigente.

Quello che sta succedendo in queste ore è solo l’ultimo atto. Furtivamente è stato sferrato l’ennesimo colpo alla dignità dei ternani e delle istituzioni.

Solo oggi in mattinata è stata consegnata la documentazione completa sull’aggiornamento del Piano di Riequilibrio Finanziario con il ricorso al fondo di rotazione: 700 pagine consegnate su supporto cartaceo solamente in un’unica copia per ogni capogruppo; atti che arriveranno in discussione martedì 19 dicembre in commissione, mentre la votazione è prevista per il giorno seguente mercoledì 20. Quindi, al di là della mole di materiale da analizzare in un lasso così breve di tempo, fa specie che non tutti i consiglieri hanno avuto a disposizione la documentazione cartacea completa. Al momento non esiste neanche un parere dei revisori contabili.

Una chiara forzatura da parte della maggioranza, una chiara volontà di limitare l’azione e le prerogative delle opposizioni, ecco come una classe dirigente che da tempo ha perso i requisiti morali e materiali per gestire alcunché intende affrontare questa fase cruciale per il futuro della città.

Ancora non possiamo non evidenziare come rifuggano dalle proprie responsabilità scegliendo di far pagare ai cittadini ternani gli errori di altri. E’ infatti riportato nero su bianco che il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, molti dei quali di dubbia legittimità, verrà fatto dopo l’approvazione (eventuale) del piano. Una scelta tanto illegale quanto irresponsabile che determinerà l’aumento delle tasse per i cittadini e che sfida fintanto i pareri precedentemente espressi dalla Corte dei Conti.
Attraverso quali principi e quale norme sia poi consentita l’operazione di aggiornamento del Piano nelle more di un ricorso alla bocciatura del Piano stesso è tutt’ora un mistero.

La verità è che siamo di fronte a dei pericolosi escamotage per allungare i tempi e rimanere incollati con le unghie e con i denti alla poltrona.

La pantomima della rimodulazione è volta solo a ritardare la dichiarazione di dissesto che è ormai palese. Mancano ancora i presupposti di attendibilità del piano, ma soprattutto manca l’attendibilità di questa giunta comunale e di una classe dirigente che ha come unico scopo di preservare e salvare se stessa pur continuando ad inanellare bocciature e schiaffi istituzionali ad ogni livello.

Ci opporremo con ogni mezzo a questa deprimente pantomima per impedire che i cittadini ternani già vessati paghino per responsabilità che vanno imputate in capo ad altri.

 

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