Perugia, ok al bilancio. «Ripartiamo così»

Il sindaco Romizi con una lunga lettera spiega i dettagli del documento programmatico insieme alla Bertinelli

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Approvato in consiglio comunale, a Perugia, il bilancio di previsione 2020-22. Pubblichiamo i commenti dell’assessore Bertinelli e del sindaco Romizi, oltre al resoconto del dibattito, così come riportato dall’ufficio stampa del Comune.

«Risultato eccezionale»

di Cristina Bertinelli
Assessore al Bilancio Comune di Perugia

Questo è il risultato positivo di un lungo percorso di programmazione intrapreso dal Sindaco Andrea Romizi e dall’amministrazione comunale, fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria in atto. L’approvazione è stata resa possibile attraverso politiche di bilancio, misure eccezionali di natura compensativa e risparmi di spesa, quali ad esempio la rinegoziazione e sospensione delle quote capitale dei mutui; quest’ultima operazione ha generato per il bilancio in corso circa 2 milioni di risparmi che saranno utilizzati per circa 1,2 milioni per investimenti sulle infrastrutture e per la restante parte per conseguire l’equilibrio di parte corrente del bilancio.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha infatti stimato, come effetto della pandemia per l’anno 2020, una perdita di gettito sulle entrate del Comune di Perugia di circa 13,8 milioni di euro a fronte della quale sono stati riconosciuti dal Governo fondi compensativi per il sostenimento delle funzioni fondamentali di circa € 9,8 milioni. L’Amministrazione Comunale ha dovuto, pertanto, fronteggiare l’emergenza finanziaria adottando una politica di bilancio attenta e prudenziale. Il tutto anche in considerazione della necessaria copertura per € 1.237.000 della quota parte di disavanzo tecnico rilevato nel bilancio 2014 per un importo complessivo circa 35 milioni di euro.

Il Bilancio complessivo dell’esercizio 2020 è pari a 478 milioni di euro, di cui: 200.000 milioni di spesa corrente, 95,6 milioni di spesa di investimento, 5,4 di spesa per nuovi mutui da destinare alla scuola di Ponte Pattoli per 3 milioni di euro, 800.000 euro per la manutenzione straordinaria di scuole, strade e infrastrutture, 700.000 euro per la ricostruzione della sede stradale San Sisto, 450.000 euro per il miglioramento sismico del Teatro Morlacchi.

Nonostante le notevoli difficoltà del periodo il Sindaco Romizi e l’amministrazione comunale sono riusciti a mantenere intatto il livello dei servizi pubblici, dei servizi a domanda individuale e dei servizi sociali secondo le linee programmatiche e gli obiettivi del presente mandato amministrativo, con particolare riguardo ai soggetti cosiddetti deboli, giovani, anziani, disabili. Anche sotto il profilo degli investimenti l’elenco annuale delle opere e dei lavori pubblici è piuttosto consistente ed in particolare si segnalano importanti investimenti, sia in termini progettuali che realizzativi soprattutto sull’edilizia scolastica con interventi per circa 15 milioni di euro.

Nel dettaglio il programma triennale delle opere pubbliche prevede per il 2020 investimenti per oltre 41 milioni, tra cui spiccano gli interventi a Fontivegge (1,4 milioni), sul Turreno (1,5 milioni), sulla Rocca Paolina (500mila), il piano strade (bitumazioni, ecc. per 1,3 milioni), nodo intermodale di Fontivegge nell’ambito di Agenda Urbana (1,8 milioni), recupero del dissesto idrogeologico del fosso Santa Margherita (2,2 milioni), sistemazione delle cave di Resina (5 milioni) e Sant’Orfeto (3,1 milioni), riqualificazione pista ciclabile del Tevere (1,1 milioni).
Sostanzialmente invariati i livelli di spesa per il sociale. Inoltre sono previste le risorse per finanziare il Piano del fabbisogno di personale che prevede nel triennio 106 assunzioni per far fronte alla riorganizzazione della struttura amministrativa.

Ci tengo a ringraziare tutti i componenti dell’ufficio bilancio del Comune di Perugia per l’importante opera prestata: nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, infatti, l’impegno del dirigente e dei dipendenti ha garantito la piena funzionalità dell’Ente e la puntuale erogazione dei servizi ai cittadini, in un momento particolarmente delicato per la comunità cittadina.

«Un bilancio per ripartire»

di Andrea Romizi
Sindaco di Perugia

Nella giornata di oggi, 9 ottobre, in un periodo dell’anno in cui in condizioni normali si sarebbe dovuto discutere di rendiconto, abbiamo approvato il bilancio di previsione 2020.
Mi preme, in un periodo così complesso, sottolinearne l’importanza per l’eccezionalità delle difficoltà che la pandemia ha portato con sé.

Difatti, la programmazione economico-finanziaria dell’esercizio corrente è stata fortemente condizionata dall’emergenza sanitaria e non è un caso che il termine per l’approvazione dei documenti di bilancio sia stato ripetutamente differito, da ultimo al 31 ottobre, dai provvedimenti adottati dal governo in via d’urgenza. Basti un solo dato: a causa delle incertezze e delle difficoltà economiche di famiglie, professionisti e imprese, il MEF ha stimato per Perugia minori entrate per circa 14 milioni di euro!

Queste mancate entrate sono state solamente in parte compensate dai trasferimenti statali.
È facile dunque comprendere come amministrare senza bilancio abbia comportato una capacità di azione limitata. Non solo: in riferimento alle progettualità di carattere più strategico, paghiamo un rallentamento dovuto al fatto che ogni livello istituzionale, nostro interlocutore per le suddette progettualità, ha comprensibilmente indirizzato, in questa fase, le proprie energie verso l’emergenza. Ne è la riprova il fatto che buona parte delle scadenze per la partecipazione a bandi ha visto posticipare i termini originariamente previsti. Da qui, e la comprendo, la percezione che alcuni hanno di staticità. Una percezione che, se anche contestualizzo, non mi lascia indifferente.

Oggi però con l’approvazione del bilancio segniamo un nuovo punto di partenza. L’approvazione è stata resa possibile attraverso politiche responsabili, misure eccezionali di natura compensativa e risparmi di spesa, esito anche dell’azione oculata di risanamento portata avanti in questi anni; a riguardo ci tengo a ringraziare l’Assessore Cristina Bertinelli, il Dottor Dante De Paolis e tutti i componenti dell’ufficio bilancio per l’importante opera prestata.

Nonostante i ritardi, rimane assolutamente corposo e immutato il piano d’investimenti triennale che solo per il 2020 prevede oltre 41 milioni di euro di interventi, che partiranno a seguito dell’approvazione odierna. Tra questi: Fontivegge, Turreno, Piano Strade (per oltre 2 milioni di euro), Fosso Santa Margherita, pista ciclabile del Tevere e significativi investimenti sull’edilizia scolastica per circa 15 milioni di euro. Sono previste, inoltre, importanti risorse per finanziare il piano del fabbisogno di personale che prevede, nel triennio, 106 assunzioni per far fronte a un necessario e non più procrastinabile riassetto della struttura organizzativa.

Mi preme, da ultimo, evidenziare come nonostante le notevoli difficoltà rappresentate, l’Amministrazione abbia mantenuto intatto il livello dei servizi pubblici, dei servizi a domande individuale e dei servizi sociali, con bisogni nuovi e più diffusi ai quali si è cercato di dare risposte non solo con un impegno straordinario delle nostre strutture, ma anche con risorse economiche aggiuntive.

Auspichiamo che la fase più critica sia passata e che si possa guardare al futuro con nuove speranze e prospettive, imprimendo una forte spinta all’azione di governo avviata e coltivando anche nuove progettualità a cui stiamo già lavorando, quale ad esempio l’inserimento di Perugia nell’innovativo programma nazionale per la qualità dell’abitare, per il quale opereremo affinché possa interessare una parte importante della città.

L’Amministrazione c’è, desiderosa di superare questo periodo difficile e i disagi che ne sono conseguiti, è impegnata con tutte le sue energie, con un abito mentale più ricco, con nuove consapevolezze che ci aiuteranno ad affrontare tanto l’ordinario quanto le emergenze e le inedite necessità.

Il dibattito e gli emendamenti

Ad aprire il dibattito è stata la capogruppo del M5S Francesca Tizi secondo cui dalla lettura della manovra di bilancio emerge la mancanza di un disegno complessivo, una strategia di Governo necessaria per risollevare una città che si sta riprendendo dopo l’emergenza economica dovuta al covid-19. Un’emergenza che, paradossalmente, dagli atti del Comune sembra non esserci mai stata perché il bilancio non è attento alle esigenze dei cittadini.

Non una riga – dice Tizi – per una città che, come molte altre, si sta sempre più rivolendo allo smart working che rappresenta il presente ed il futuro, ma che va adeguatamente supportato. Amministrare significa trovare soluzioni, cosa che la giunta non sta facendo preferendo azioni poco concrete ed una crescente pressione fiscale sui cittadini. Infine Tizi ha espresso forti critiche sulla gestione della pratica di bilancio, ritenendo che l’atto sia viziato in quanto i consiglieri non sono stati messi in condizione per tempo di conoscere il contenuto degli emendamenti al fine poterli, se del caso, sub-emendare.

Il segretario generale Francesca Vichi ha però spiegato che gli atti erano depositato presso la segretaria del Consiglio comunale ed erano a disposizione di tutti. Nel ricordare il contesto storico-economico difficile per l’Italia e per Perugia a causa della pandemia, Maria Cristina Morbello (M5S) ha chiarito che la crisi, specialmente di liquidità, è stata contenuta dalle misure introdotte dal Governo, ma il gettito degli Enti locali ne ha comunque risentito e continuerà a risentirne. È quindi necessario cogliere il presente per pianificare il futuro, mettendo in campo coraggiosi investimenti. I miliardi del Recovery Fund – secondo Morbello – per l’Italia possono rappresentare un’occasione storica ed anche per Perugia: tuttavia senza una decisa azione politica Perugia continuerà a perdere terreno rispetto ad altre città che da nord a sud si sono già mosse. Per la consigliera sprecare energie e risorse in mille rivoli è sbagliato, essendo preferibile concentrarsi su poche e fondamentali priorità. Tra queste il superamento dell’isolamento dell’Umbria e di Perugia tramite una linea dell’Alta Velocità e la realizzazione del Nodo di Perugia. Da potenziare il cantiere comunale e la manutenzione delle strade e dei marciapiedi. Il Comune di Perugia deve avere un ruolo da protagonista e non limitarsi ad aspettare passivamente provvedimenti economici dalle Amministrazioni superiori.

Il Capoluogo di Regione deve svolgere perlomeno un ruolo propositivo nelle decisioni che stanno per essere prese a livello nazionale coinvolgendo l’Università, gli Ordini professionali e le Associazioni di categoria e attuando processi decisionali che facciano risaltare le migliori visioni. Altrettanto importante sarà la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini nell’iter deliberativo.
Anche Emanuela Mori (IV), come Tizi, ha puntato il dito in apertura di intervento contro il mancato rispetto delle procedure, ritenendo che sugli emendamenti non siano state rispettate le regole di legge. Quanto al bilancio, invece, la consigliera ha rimarcato le difficoltà economiche legate al covid-19; ciò doveva suggerire alla giunta l’adozione di un bilancio diverso da quello che è stato proposto, poco incisivo e scarsamente attento alle esigenze dei cittadini.

Mancano, infatti, i tagli alle spese superflue, mentre si sceglie di aumentare la pressione fiscale sui cittadini con particolare riguardo alla tari. Ciò che sorprende nella partita della Tari è poi la scelta dell’Esecutivo di far pagare ai cittadini nei prossimi tre anni le agevolazioni fiscali introdotte in favore delle imprese. Altra nota dolente, per Mori, sono le ingenti risorse destinate alle consulenze esterne, le politiche sulla sicurezza ad oggi assenti se si esclude la militarizzazione di Fontivegge tramite l’esercito, scelta sbagliata. Anche sul Curi altri dubbi per il progetto volto alla realizzazione di un nuovo impianto, cosa che determinerebbe consumo di suolo ed arrivo di altri centri commerciali.

“Insomma questa è un’amministrazione che non ha strategie con provvedimenti improvvisati, tanta confusione e la solita abitudine di risolvere le emergenze sulle spalle dei cittadini.
Anche Francesco Zuccherini (PD) ha confermato che si va verso la conclusione di un anno molto difficile, con criticità inattese che hanno evidentemente inciso pure sul bilancio comunale.
Il consigliere ha però criticato sia il modo in cui l’Amministrazione ha gestito la fase dell’emergenza che, soprattutto, le scelte operate nel bilancio, troppo deboli rispetto alle esigenze di famiglie ed imprese.

Zuccherini ha poi detto di voler fare chiarezza su un punto sul quale l’Amministrazione – a suo dire – ha fatto retorica: in un anno tanto difficile, il Governo ha fatto molto per i cittadini e gli Enti locali come dimostrano le azioni e le ingenti risorse destinate ai Comuni: si pensi allo slittamento del termine di approvazione del bilancio di previsione, ai 9,8 milioni a titolo di compensazione per il minor gettito in entrata destinato a Perugia, alle altre erogazioni tra cui buoni spesa (870mila euro), sanificazione, polizia locale (24mila), ristoro imposta soggiorno (154mila) e tanto altro.

Da parte del Comune, invece, non c’è stata medesima attenzione verso i cittadini, penalizzati dalla crescita della tari, né per la città, con pochi investimenti.
Altre criticità riguardano il piano assunzionale, insufficiente al bisogno, o l’operazione stadio Curi; insomma un bilancio discutibile che l’opposizione non può condividere.
Sul tema della sicurezza il capogruppo Lega Lorenzo Mattioni ha espresso condivisione per l’invito rivolto da Borghesi sul potenziamento dei controlli circa gli affitti in nero; tuttavia ha rimarcato la positività della presenza dell’esercito a Fontivegge, misura voluta ed approvata dai cittadini. Quanto al bilancio Mattioni ha ricordato quanto sia stato difficile redigere la manovra a causa di una serie di difficoltà alcune derivanti dalla crisi economica post-quarantena, altre dal passato (disavanzo). Ha quindi preannunciato un voto a favore delle pratiche auspicando per il futuro, però, un maggiore coinvolgimento dei consiglieri.

Per Erika Borghesi (PD) parlare di bilancio di previsione ad ottobre inoltrato è anomalo. Nel rimarcare che effettivamente il Governo nazionale ha prorogato più volte il termine ultimo per approvare la manovra, tuttavia la consigliera ha detto che ben avrebbe potuto il Comune di Perugia procedere con il previsionale ben prima, come fatto da tanti altri Enti.
Ed infatti la scelta di arrivare all’ultimo ha ulteriormente penalizzato la città, avendo dovuto gli uffici procedere per “dodicesimi”.

Tante le criticità segnalate da Borghesi: in primis il pessimo stato delle strade comunali, partita su cui l’Amministrazione non riesce a cambiare passo, preferendo ricorrere ad altre “scappatoie” (es. la riduzione dei limiti di velocità). E poi la precaria situazione del verde, essendo mancato lo sfalcio dell’erba e la potatura degli alberi. Altra situazione critica è quella del cantiere comunale, tagliato fuori dal piano assunzionale, ma da anni in sottorganico con conseguenze importanti in termini di capacità d’intervento. In generale Borghesi ha criticato la politica del personale dell’Ente, ponendo l’accento tra gli altri sulla partita dei lavoratori interinali/precari, costretti a perdere il lavoro dopo tanti anni di servizio in favore del Comune. Su questo la consigliera ha chiesto all’Amministrazione un impegno concreto. Ultime critiche all’edilizia scolastica ed alla scarsa manutenzione di cimiteri e cva.

La capogruppo Pd Sarah Bistocchi ha spiegato di non poter accogliere favorevolmente il bilancio in quanto l’Amministrazione avrebbe dovuto e potuto fare prima e meglio.
Fare prima perché Perugia è tra gli ultimi comuni umbri ad approvare il bilancio di previsione: ciò è grave perché senza un bilancio la città rimane ferma e bloccata, abbandonata a se stessa. Si poteva, poi, fare meglio perché basta girare per Perugia per capire quale è la situazione della città, preda dell’incuria e dell’abbandono, ormai sporca nonostante il costante aumento della tari. Ne emerge una città in difficoltà perché malgovernata.

Le repliche

A replicare agli interventi dei consiglieri è stato innanzitutto l’assessore Cristina Bertinelli che è partita dal tema del personale per spiegare che il Comune procederà nei prossimi anni ad un massiccio piano delle assunzioni (106) proprio per compensare i tanti pensionamenti. A ciò si accompagnerà poi una significativa riorganizzazione generale dell’Ente per determinare maggiore efficienza della macchina comunale, cantiere compreso.

Relativamente ai presunti ritardi nell’approvazione del bilancio di previsione, l’assessore ha ribadito come la proroga dei termini sia stata stabilita da provvedimenti nazionali in risposta all’emergenza che l’Italia sta attraversando. Questa emergenza ha infatti determinato oggettive difficoltà in capo agli Enti locali per via delle incertezze conseguenti alla diffusione della pandemia.
In merito ai contributi governativi, Bertinelli precisa che gli stanziamenti, solo parzialmente compensativi rispetto al minor gettito (13,8 milioni) in entrata stimato dal Ministero delle finanze, sono stati pari a 9,8 minori. Quindi, a fronte di questo gap, far quadrare il bilancio non è stato semplice. In sostanza il quadro all’interno del quale l’Amministrazione si è dovuta muovere è stato estremamente incerto e critico, senza dimenticare che annualmente il Comune è tenuto a coprire la rata del disavanzo tecnico pari ad oltre 1,2 milioni. Sulle presunte consulenze, l’assessore precisa che si è trattato di incarichi di progettazione estremamente tecnici, resisi necessari a causa dell’assenza, in seno al personale dell’Ente, delle professionalità richieste.

Infine sugli investimenti Bertinelli ha specificato che gli stessi ammonteranno ad oltre 70 milioni in tre anni, a conferma di una precisa visione strategica della città. A fornire ulteriori risposte sui temi delle opere pubbliche e della gestione del verde/rifiuti è stato, invece, l’assessore Numerini, il quale, in avvio, ha confermato che l’approvazione del bilancio prima della data odierna è risultata impossibile non per volontà dell’Ente quanto per l’assoluta incertezza determinata dal contesto normativo ed emergenziale in atto. 

Entrando nel dettaglio delle proprie deleghe, Numerini ha parlato di Tari, riferendo che il 2020 è stato l’anno zero per ciò che riguarda l’adozione del nuovo metodo introdotto da Arera; un metodo che Perugia, tra i pochi comuni a livello nazionale, è stato in grado di applicare in maniera virtuosa divenendo un vero e proprio esempio da seguire. Il piano economico finanziario che ne è conseguito risulta, comunque, inferiore a quello di molti comuni limitrofi a Perugia, mentre, addirittura, nel bacino del Ternano il relativo pef non è stato approvato da Auri. L’aumento della tari, in ogni caso, pur nelle difficoltà è stato contenuto nella misura del 4%, accettabile dopo alcuni anni di invarianza fiscale. Peraltro tale aumento con l’applicazione del nuovo metodo Arera era pressoché inevitabile.

Sulla partita delle opere pubbliche, Numerini ha tenuto a precisare che molti interventi importanti sono stati conclusi, altri sono in fase di esecuzione, altri ancora, con l’approvazione del bilancio, verranno a breve appaltati; tra essi la ripavimentazione delle strade cittadine per oltre 2 milioni.
In merito alla riqualificazione dei cva, l’assessore spiega che cinque strutture sono già oggi interessate da lavori o prossime all’avvio; la scelta è stata effettuata privilegiando quelli che le scuole utilizzano per fare attività ginnica.

Ultima risposta di Numerini sul tema marciapiedi; l’assessore ha spiegato che nelle gare per la sistemazione delle strade cittadine verrà prevista anche la manutenzione e/o rifacimento dei marciapiedi, attraverso un piano di priorità. In questo contesto l’Amministrazione aveva già deciso entro i prossimi due esercizi di procedere al rifacimento dei marciapiedi di Resina e Solfagnano, oggetto degli emendamenti di Borghesi. Pur con ciò, alla luce del protocollo sottoscritto dal Comune di Perugia nel 2012 con la Provincia di Perugia, si è deciso di accogliere gli emendamenti citati onde onorare al meglio tale impegno.

Emendamenti

Approvati i quattro emendamenti presentati, i primi due proposti dal sindaco e gli ultimi due dalla consigliera Borghesi.

L’emendamento 1 (sindaco) chiede di inserire nel programma triennale delle opere pubbliche un intervento da realizzare come sponsorizzazione tecnica di Ance-Confindustria; l’intervento consiste nella demolizione del capannone ex mtc in via Palermo per 135mila euro a carico del privato: l’atto è passato con 22 voti e 9 astenuti

L’emendamento 2 (sindaco) prevede di inserire la spesa di 150mila euro per interventi di manutenzione straordinaria e/o sostituzione dei dissuasori telescopici installati nel centro storico: per la modifica al dup la votazione è stata di 22 voti a favore, 8 contrari ed un astenuto. Per la modifica al bilancio di previsione la votazione è stata di 21 voti a favore ed 8 contrari.

L’emendamento 3 (Borghesi) prevede l’utilizzo di 50mila euro quali proventi dei permessi a costruire per la realizzazione del marciapiede in località Resina: approvato con 29 voti a favore ed un astenuto.

L’emendamento 4 (Borghesi) prevede l’utilizzo di 50mila euro quali proventi dei permessi a costruire per la realizzazione del marciapiede in località Solfagnano: approvato con 29 voti a favore ed un astenuto.

Quanto agli emendamenti del sindaco Francesco Zuccherini (Pd) ha manifestato l’intenzione di procedere ad un’astensione per quello sull’immobile di via Palermo, mentre ha preannunciato un voto contrario su quello relativo ai dissuasori del centro storico in quanto avulso dal contesto generale anche in termini di risorse.

Alessio Fioroni (Lega), invece, ha preannunciato un voto a favore del suo gruppo sugli emendamenti sia del sindaco che della Borghesi, in quanto questi ultimi affondano le loro radici nel passato. L’auspicio è che medesimo intervento possa in futuro essere destinato ad altre frazioni. Infine Fioroni ha invitato l’opposizione a votare la manovra di bilancio, dimostrando coerenza rispetto all’accoglimento degli emendamenti.

Anche Federico Lupattelli (FdI) ha accolto con favore gli emendamenti di Borghesi perché vanno in linea con un percorso avviato da tempo insieme alla Provincia e con una progettualità manutentiva che il Comune di Perugia ha attivato per la zona nord della città.

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