Pagamento delle retribuzioni dei dipendenti, spese obbligatorie ed impegni assunti nei confronti creditori. Sono alcune delle spese per le quali si può ricorrere all’anticipazione di tesoreria e, in questo modo, avere a disposizione la liquidità finanziaria necessaria: in tal senso, come di norma accade, l’amministrazione comunale di Terni ha dato il via libera all’autorizzazione massima per 44 milioni 290 mila euro, vale a dire – una novità rispetto al passato, in precedenza era 3/12 – la cifra che rientra entro i cinque/dodicesimi delle entrate correnti accertate dei primi tre titoli di bilancio 2019.
COMUNE VS TESORIERE, SCATTA MESSA IN MORA
TESORERIA COMUNALE, GARA IN ARRIVO
LA BAGARRE SULL’ANTICIPAZIONE DI TESORERIA 2017
Autorizzazione e utilizzo
Per ora c’è l’autorizzazione al ricorso dell’anticipazione di tesoreria – tema sul quale negli ultimi mesi si è dibattuto per la nota ‘partita’ in sospeso con Unicredit, c’è inoltre in corso la nuova gara per l’aggiudicazione del servizio – che, eventualmente, dovrà essere attivata su richiesta della dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci. A ciò si aggiunge il via libera nei confronti del tesoriere per l’impiego delle riscossioni relative ai primi tre titoli del bilancio, nonché delle entrate non aventi specifica destinazione, «fino alla concorrenza della somma anticipata e relativi interessi maturandi ed eventuali oneri accessori per la progressiva riduzione dell’anticipazione sino alla completa estinzione». La gestione è effettuata su un apposito conto, mentre per quel che concerne il tasso di interesse applicato varrà quello stabilito nell’offerta economica della gara d’appalto.