di S.F.
Una concessione ‘delicata’ considerando il dissesto finanziario in corso e i problemi registrati di recente con Unicredit S.p.A. È quella legata all’affidamento quinquennale – con opzione di rinnovo per lo stesso periodo – del servizio di tesoreria comunale a Terni: in arrivo la pubblicazione degli atti di gara visto che l’attuale convenzione con l’istituto bancario, stipulata nell’ottobre 2016, è in scadenza il 31 dicembre e c’è bisogno di muoversi.
RENDICONTO 2019, LA DISPUTA CON IL TESORIERE
UNICREDIT VS COMUNE, SI ATTENDE LA MAGISTRATURA
L’appalto
Si parla di un valore d’appalto da oltre 2,2 milioni di euro per i cinque anni, calcolato sulla base dell’importo medio degli interessi passivi maturati sull’anticipazione di cassa nell’ultimo triennio. Nello schema di convenzione già perfezionato si legge che l’istituto bancario si dovrà occupare delle operazione riguardanti «la riscossione delle entrate, il pagamento delle spese facenti capo al Comune e dal medesimo ordinate». Tra i compiti non c’è l’esazione coattiva delle entrate patrimoniali.
LE OPPOSIZIONI: «COMUNE RISCHIA ‘BUCO’ DA 12 MILIONI»
Le commissioni
Nel documento – tra i vari articoli – viene specificato che il tesoriere non potrà addebitare commissioni al Comune per sussidi e contributi economici di qualsiasi natura a privati, enti e associazioni; stipendi ed oneri accessori al personale dipendente; indennità agli amministratori; trasferimenti verso altre amministrazioni pubbliche mediante bonifico su conto banca Italia; bonifici sul tesoriere, operazioni per cassa, mandati relativi al sociale, ritenute stipendi, premi assicurativi e mutui. Per procedere sarà necessario il via libera del consiglio comunale.