Perugia, fila via liscio l’esordio del Romizi bis

Tutto nelle previsioni: Arcudi presidente al primo colpo, vice presidenti Roberta Ricci e Lucia Maddoli. Casaccia, Cagnoli e Zuccherini alla commissione elettorale. Folta presenza leghista nel pubblico

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Come ampiamente previsto, Nilo Arcudi (ex socialista, entrato in consiglio nelle liste di Perugia Civica, che appoggiava Romizi) è stato eletto presidente del consiglio comunale di Perugia. Meno prevedibile che lo fosse al primo colpo, con maggioranza qualificata. E questo viene sottolineato. Vicepresidenti sono Roberta Ricci (Lega) e Lucia Maddoli (area Giubilei). Casaccia, Cagnoli e Zuccherini alla commissione elettorale.

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Caldo e disagi nella piccola sala consiliare

Seduta che si è tenuta in un caldo soffocante un po’ per la temperatura esterna un po’ per la massiccia presenza di pubblico, peraltro tipica delle ‘prime volte’; disagi acuiti dalla sala che è piccola e angusta, abituata a riunioni per pochi intimi. La presenza leghista era folta fra i banchi ma anche nel pubblico, con il senatore Pillon, il segretario regionale Caparvi e numerosi simpatizzanti, ad applaudire il loro vicesindaco e la schiera di assessori e consiglieri. C’era anche l’ex assessore Prisco, unico presente fra gli ‘uscenti’. A presiedere, in apertura, il consigliere ‘anziano’ Sarah Bistocchi, forte del boom di preferenze. Poi Arcudi, a cui la capogruppo Pd nel suo intervento dedica un pensiero per la elezione «affatto scontata».

IMMAGINI DAL CONSIGLIO COMUNALE – FOTOGALLERY

Il sindaco non dimentica ciò che è stato

Alle votazioni è seguito il discorso del sindaco che dopo il giuramento ha presentato la giunta all’emiciclo ma ci ha tenuto a ringraziare gli assessori uscenti ed anche il consiglio uscente che si presenta subito – e lo ha evidenziato anche il primo cittadino – profondamente rinnovato e ringiovanito: emblema ne è Camilla Rampichini, 20 anni, la consigliera più giovane della storia del comune di Perugia, applaudita nel corso della seduta. Romizi ha lanciato un appello ai cittadini affinché continuino in futuro ad «accompagnare l’amministrazione lungo il percorso del governo per creare una città sempre più viva» e ha fatto mea culpa per quelle volte in cui i componenti dell’amministrazione si sono sentiti «tronfi o superbi», sottolineando che proprio il forte consenso dà maggiore responsabilità. Riprende oggi il nostro viaggio, per completare quanto ancora c’è da fare, senza distogliere lo sguardo dal futuro, il pensiero dall’innovazione, il cuore dai deboli, l’ascolto dal bisogno e con la ferma volontà, oggi più che mai, di essere l’amministrazione di tutti i perugini, al di là delle appartenenze, della diversità delle idee, perché non sarà la nostra Perugia, ma la città di tutti».

LA GIUNTA DEL ROMIZI BIS – FOTOCOLLAGE

Francesca Tizi

Aprendo il dibattito, già prima delle votazione, la Cinquestelle Francesca Tizi, armata di ventaglio per tutta la seduta, ha detto di auspicare, fin dall’elezione del presidente del consiglio comunale, l’apertura di un dialogo trasparente tra maggioranza ed opposizioni in seno al consiglio comunale e nelle istituzioni in genere. Il Movimento vuole ‘vigilare’ sull’operato della maggioranza ma anche ‘contribuire’ al governo della città. Evidente il cambio di passo rispetto a quella che fu l’aspra opposizione di Cristina Rosetti.
Il sindaco si è poi scusato con la città per gli inevitabili errori che possono essere stati commessi nel corso della legislatura, assumendo l’impegno di fare ancora e meglio, correggendo dove possibile.

Giuliano Giubilei

«In consiglio comunale saremo una pattuglia di consiglieri, che porterà avanti il lavoro di opposizione con lealtà, ma senza fare sconti. La nostra idea di città è molto diversa da quella che abbiamo visto perseguire dalla Giunta nei cinque anni passati e che potremmo aspettarci nei prossimi cinque dal governo cittadino. Cercheremo di combattere per una città più ambiziosa, che guardi davvero più in là, alla Perugia dei nostri figli e nipoti, quella dei prossimi 20 o 30 anni. Nel tessuto urbano e nella vita di Perugia pesano una serie di opere che è intollerabile siano ancora incompiute. Mercato coperto e Turreno prima di tutto e San Francesco al Prato, non ancora ultimato alla vigilia di Umbria jazz. Posso già dire che tra le principali battaglie che porteremo avanti in consiglio comunale ci saranno la politica culturale ed il lavoro. Abbiamo ottenuto un riconoscimento significativo del nostro impegno elettorale, con l’elezione di Lucia Maddoli a vicepresidente del Consiglio. Un risultato che ha denotato una grande sensibilità dei consiglieri del Partito democratico. In questi 5 anni cercheremo di lavorare insieme a tutta l’opposizione, sempre con la consapevolezza di essere al servizio dei cittadini. Affinché Perugia possa davvero tornare ad essere una città con un’ambizione europea ed esca dal provincialismo in cui è piombata in questi anni».

Prime punzecchiature Bistocchi vs Cagnoli

Siamo ancora alle scaramucce iniziali, ma la capogruppo Pd ha voluto subito rimarcare con forza il suo ruolo: «Io sono qui, questo è il mio posto». E poi ha ricordato al sindaco quella che è stata a lungo una sua battaglia, cioè la richiesta di maggiore presenza del primo cittadino alle sedute del consiglio comunale, per rispetto nei confronti dei cittadini e dell’assemblea. Appunto cui ha risposto Cagnoli (Forza Italia) nel suo intervento dicendo in pratica che il sindaco fa bene a dedicarsi ad altre cose perché il consiglio lavora autonomamente.

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