Controllata al bar: è senza ‘pass’ e insulta gli agenti davanti al figlio piccolo. Nei guai

La donna, insieme al compagno e al bimbo, era convinta che per stare all’esterno non servisse. Durante la spiegazione, il finimondo

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Nell’ambito dei controlli anti Covid disposti dal questore, gli agenti della polizia di Stato di Perugia si sono portati presso un bar di Ponte Felcino. Fra i clienti presenti, anche una coppia seduta all’esterno del locale e intenta a sorseggiare un drink: con loro c’era anche il figlio minore dei due. Alla richiesta del green pass, hanno spiegato di non averlo, convinti che per consumare all’esterno non servisse.

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Brutta situazione

Mentre gli agenti spiegavano le nuove disposizioni entrate in vigore con il decreto del 10 gennaio, la donna ha iniziato ad urlare contro di loro, in un crescendo di offese che ha finito per spaventare pure il figlio. Poi, non contenta, ha iniziato a riprendere i poliziotti con il proprio smartphone, continuando con le offese. Il piccolo si è messo anche a piangere – riferisce la questura – e ha implorato la madre di smettere, chiamandola per nome.

Denuncia e sanzioni

«Nel tentativo di riportare alla calma la donna – spiega la questura di Perugia -, gli agenti hanno cercato di far leva anche sul compagno della donna, palesemente in difficoltà dal suo atteggiamento. Al termine dei controlli, gli agenti hanno denunciato la 37enne per oltraggio a pubblico ufficiale e sanzionato i coniugi per violazione delle normative anti Covid-19. Sanzione amministrativa anche per il proprietario dell’esercizio commerciale per inosservanza delle disposizioni governative contro la diffusione del contagio».

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