Coronavirus, nuova ordinanza in Umbria

Il documento firmato mercoledì 4 marzo dalla presidente della Regione sull’emergenza Covid19 che integra il precedente

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LEGGI LA NUOVA ORDINANZA DEL 4 MARZO 2020 – REGIONE UMBRIA CORONAVIRUS

La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, come anticipato già nella serata di martedì, ha firmato l’ordinanza con ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza coronavirus, che prevede «l’immediata sospensione precauzionale di tutte le attività didattiche (lezioni, tutorati, esercitazioni in aula e in laboratorio, esami, sedute di laurea) del dipartimento di scienze agrarie, alimentari e ambientali e del dipartimento di medicina veterinaria dell’università degli studi di Perugia, al fine di favorire lo svolgimento delle operazioni di bonifica e igienizzazione». Queste misure avranno una validità di dieci giorni a partire dalla pubblicazione dell’ordinanza, avvenuta mercoledì 4 marzo. Per gli stessi dipartimenti l’ordinanza prevede inoltre «la sospensione dei servizi di ricevimento, delle attività di front-office delle segreterie studenti presso i dipartimenti medesimi e di ogni manifestazione o iniziativa all’interno degli spazi dipartimentali».

LA PRECEDENTE ORDINANZA

Ospedali

Altri punti dell’ordinanza riguardano «la limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere; la rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti delle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti; la sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale; di privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza Covid-19». Le misure previste dall’ordinanza sono state decise in accordo con la prefettura di Perugia e sentito il ministero degli affari regionali, di concerto con il ministero della salute ed il dipartimento nazionale della Protezione civile, e con il rettore dell’università degli studi di Perugia, dopo che è stato riscontrato il caso di positività di una persona del dipartimento di scienze agrarie

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