Cts: «Apertura stadi? Ancora troppo presto» Test meno frequenti

Destinate alle porte chiuse le partite delle umbre di serie C (Perugia, Ternana, Gubbio) e serie D (Foligno, Tiferno, Trestina, Cannara) nonostante per la serie A ci sia stata la sperimentazione dei mille spettatori. Novità sui tamponi

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Nessuna deroga all’apertura degli stadi. Non ci sono le condizioni epidemiologiche. È questa, secondo quanto apprende l’Ansa, la linea che il Comitato tecnico scientifico ha ribadito nella riunione in corso dopo l’approvazione delle linee guida da parte delle Regioni che prevedono un aumento della capienza al 25% degli impianti. Secondo gli esperti, per poter rivedere le misure bisognerà attendere almeno la metà di ottobre, quando saranno più definiti gli effetti della riapertura delle scuole sull’andamento della curva del virus. Fino ad allora, dunque, non vanno cambiate le regole attuali che prevedono un massimo di mille spettatori per gli eventi all’aperto e di 200 al chiuso.

LA VIGILIA DEL PERUGIA: CASERTA IN CONFERENZA

Tamponi solo a 48ore dal match

Se sul fronte tifosi c’è ancora un muro, una ulteriore apertura arriva per i giocatori, nonostante le ultime positività (Ibrahimovic al Milan, Perin al Genoa). A dare la notizia, in una nota è stato il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora: «Ho appena comunicato al presidente Gravina – queste le parole di Spadafora – che il Comitato tecnico scientifico, che ringrazio, ha valutato positivamente la nostra proposta sulla riduzione dei tamponi, andando anche oltre la richiesta della Federcalcio. Da oggi infatti, come già previsto per le competizioni internazionali, i giocatori dovranno obbligatoriamente sottoporsi al tampone solo nelle 48 ore precedenti le competizioni». Soddisfatto Gravina: «Un altro importante obiettivo raggiunto, ora manca solo un altro tassello per completare l ripartenza. Lavorando in sinergia con le istituzioni, sono convinto che arriverà presto».

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