di F.L.
Sollecitato dalle organizzazioni sindacali, giovedì il prefetto di Terni Emilio Dario Sensi ha presieduto un incontro – tenuto ovviamente a distanza – tra le rappresentanze aziendali della Eskigel e Fai, Flai, Uila, Felsa, Nidil e Uiltemp, le sigle che rappresentano i lavoratori sia a tempo indeterminato che determinato. Al centro della riunione, come richiesto, le «situazioni delicate» segnalate dai dipendenti dello stabilimento in merito al Covid-19.
La richieste dei sindacati
Prendendo atto della costituzione del comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione – firmato da Governo e parti sociali – con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e rls, i sindacati hanno chiesto di rivedere questioni riferite alla gestione degli spazi, ad una maggiore sanificazione, a turnazioni e ad alcune posizioni operative che «necessitano di approfondimenti», oltre all’interruzione della linea qualora debba esser fatto un intervento tempestivo. Proposto anche un ulteriore frazionamento nelle entrate e uscite, come per altro già richiesto dal comitato.
Le risposte di Eskigel
L’azienda, da parte sua, ha dichiarato disponibilità nel riconvocare il comitato anche nella giornata di venerdì, demandando allo stesso gli eventuali accorgimenti.Per quanto concerne la questione mascherine, ha spiegato che sono «state date rispettando protocollo e Dpcm». Ne ha ordinate altre da diverso tempo e non appena arriveranno le consegnerà a tutti, ma non in virtù del protocollo, quanto per una richiesta del personale e del comitato. Come richiesto nel comitato l’azienda dichiara anche di «concedere a chi vuole di portarle da casa anche per le postazioni che non ne necessitano». L’azienda ha infine spiegato che è in arrivo un ordine di 20 mila mascherine, «sperando che la dogana non le blocchi». La situazione dello stabilimento sarà comunque monitorata dal prefetto, che ha chiesto di riprendere la discussione con il comitato ed essere aggiornato sugli sviluppi.