Un maxi sequestro di mascherine che è partito da Venafro, in Molise, ed è arrivato fino alla Provincia di Perugia. È scattato nelle ultime ore da parte della Guardia di finanza del comando provinciale di Isernia: migliaia i dispositivi di protezione individuale finiti nel mirino delle Fiamme Gialle. Ci sono due denunce.
SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON
L’azione notturna in Molise
I militari hanno bloccato un furgone in piena notte a Venafro con all’interno due persone: alla guida c’era il titolare di una società con sede nella provincia di Isernia e nel corso del controllo sono state trovate 31 mila mascherine ffp2 – modello ‘kn95’ – fabbricate in Cina. Qualcosa non andava: l’esame della documentazione ha consentito di scoprire che la merce era importata e commercializzata senza i necessari requisiti di sicurezza. Non c’era la marcatura CE, oltre alle certificazioni dell’Istituto superiore di sanità o dell’Inail.
MASCHERINE CON CERTIFICATI FALSI, TRE DENUNCE
Il collegamento con l’Umbria. Denunce
La Finanza ha proseguito gli approfondimenti ed è stato scoperto che la località di stoccaggio delle mascherine si trovava in provincia di Perugia: si trattava dello stesso lotto ffp2 rinvenuto sul furgone fermato in Molise. Le pattuglie dipendenti sono quindi arrivate in Umbria nella sede di una società: qui c’erano ulteriori 43 mila dispositivi identici. Scattata la denuncia a piede libero alla procura della Repubblica di Isernia degli amministratori delle aziende per contraffazione e frode nell’esercizio del commercio.