Covid, Gammaitoni: «Variante Delta potrà avere effetti minori grazie al vaccino»

Il docente di Fisica, esperto di stocastica, torna a parlare di Covid e, partendo dai dati britannici, fornisce un ritratto rassicurante per i prossimi mesi

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di P.C.

Partendo dai dati che arrivano dall’Inghilterra, il professor Luca Gammaitoni – docente presso il dipartimento di Fisica dell’Università di Perugia – divenuto un punto di riferimento, soprattutto in Umbria, per i suoi grafici sull’andamento della curva dei contagi. Non un epidemiologo, ma un esperto di grafici e stocastica, cioè tutto quello che ha a che fare col calcolo delle probabilità.

GAMMAITONI E LE PREVISIONI SUL COVID

Tanti contagi pochi ricoveri

Ed è proprio alla luce di queste sue conoscenze che Gammaitoni, analizzando l’andamento dell’epidemia oltremanica (dove ormai da qualche settimana sono alle prese con una recrudescenza causata dalla cosiddetta variante Delta), fornisce previsioni rassicuranti: «I dati britannici – dice a umbriaon.it – sono simili a quelli che noi avevamo a gennaio, ma con una differenza significativa perché alla crescita dei contagi non corrisponde una crescita delle ospedalizzazioni e nemmeno dei decessi».

Merito del vaccino

Una mancata correlazione che Gammaitoni attribuisce al vaccino, di cui ormai è acclarata la valenza, se non nell’evitare il contagio, quantomeno nel frenarne la virulenza. Ed è per questo motivo che anche lui – come già il commissario Covid D’Angelo nelle stesse ore – sottolinea la necessità di completare quanto prima la copertura vaccinale. «Tutto dipende da quello – dice Gammaitoni – e i dati lo confermano».

Succederà la stessa cosa in Italia

«Il Regno Unito è avanti in questa curva epidemica, quindi possiamo aspettarci legittimamente che quanto sta accadendo lì possa accadere anche da noi, per colpa della variante Delta o di altre «varianti che verranno:  dobbiamo spostare l’attenzione dalla curva dei contagi a quella delle ospedalizzazioni e dei decessi. Vedremo che all’aumentare delle vaccinazioni diminuiranno le ospedalizzazioni e i decessi in rapporto ai contagi».

Il post

«Tutti, ma proprio tutti, gli eventi che riguardano il contagio, le varianti dei virus, la loro diffusione, l’insorgere della malattia, il riempimento delle terapie intensive e, purtroppo, anche i decessi, sono eventi di tipo probabilistico – scrive Gammaitoni sul suo profilo – ad esempio, se guardiamo ai dati dell’ultimo anno in Italia, si osserva che in media circa lo 0.5% (5 persone su mille) di chi risulta contagiato, finisce in terapia intensiva. Se una persona è vaccinata con una dose, questo numero si riduce di un fattore circa dieci e se uno è vaccinato con due dosi, si riduce di un fattore circa 20».

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