Covid: «Opposizione smentita da Conte»

Umbria – Il capogruppo regionale Stefano Pastorelli: «Intere settimane a speculare politicamente. Altro che ‘maglia nera’ d’Italia»

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«Intere settimane passate a speculare politicamente sul virus e descrivere la nostra regione come la ‘maglia nera’ d’Italia. A mettere definitivamente la parola fine alle bugie imbarazzanti di certa parte dell’opposizione è stato il Governo Conte che ha posizionato l’Umbria tra le realtà in fascia ‘gialla’, con il minor rischio di diffusione del contagio». Ad attaccare dopo la conferenza serale del presidente del Consiglio nella giornata di mercoledì il capogruppo regionale – a nome dell’intero gruppo consiliare – della Lega, Stefano Pastorelli.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Fake news e propaganda: «Smentiti da Conte»

L’esponente del Carroccio sottolinea che «in questi giorni abbiamo ascoltato parte dell’opposizione strumentalizzare, per meri fini politici, la paura che aleggia sui cittadini. In un momento in cui la comunità necessitava di certezze e notizie attendibili, hanno riempito stampa e social network di fake news e di becera propaganda, descrivendo un sistema sanitario totalmente impreparato a gestire la pandemia nei mezzi, nelle risorse, nelle strategie. Questa volta non siamo stati noi a smentirli, lo abbiamo fatto tante volte in passato mettendoli di fronte alla cruda verità e lo faremo anche in futuro, ma è stato il loro stesso
Governo. Nel completare il nuovo Dpcm e individuare la fascia di rischio per le regioni italiane, gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute, hanno valutato diversi parametri come l’Rt, posti letto negli ospedali, la saturazione delle terapie intensive, il numero di tamponi effettuati e hanno stabilito che l’Umbria rientra nella fascia ‘gialla’, ovvero tra quelle meno esposte sul fronte degli ospedali e della diffusione del contagio».

Il lavoro

Pastorelli aggiunge che «questo vuol dire che l’Umbria, negli ultimi mesi, ha lavorato bene e ha rafforzato il sistema di contenimento del virus, elaborando strategie valide di risposta a una seconda ondata, anche se nessuno tra gli esperti, in Italia e nel mondo, si aspettava simili scenari di gravità. Altro che ‘maglia nera’ come qualche irresponsabile andava sbandierando in questi giorni. L’Umbria avrà delle limitazioni, ma non saranno stringenti come quelle di altre realtà e soprattutto saranno meno penalizzanti per il tessuto economico locale, già in sofferenza e in attesa delle promesse del premier Conte. Non c’è nulla da esultare, come al solito il Governo non ha ascoltato le proposte della Lega e tantomeno le richieste delle Regioni, elaborando un Dpcm che non risponde appieno alle reali esigenze del Paese. C’è molto lavoro – conclude Pastorelli – da fare in Umbria, da qui in avanti e non abbiamo intenzione di tirarci indietro. Accettiamo le critiche, quelle costruttive che servono a migliorare, ma in questo momento dobbiamo dire basta a facili allarmismi che creerebbero ancora più paura e confusione tra la popolazione. Tutto questo alcuni rappresentanti delle istituzioni dovrebbero capirlo, soprattutto chi tra loro ricopre il ruolo di medico».

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