Covid: «L’ospedale di Amelia non è mai stato chiuso»

Medici, infermieri ed operatori sanitari: «Non abbiamo mai smesso di lavorare, neanche per un giorno. Il nostro aiuto ai cittadini non mancherà»

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Riceviamo e pubblichiamo una nota di medici, infermieri ed operatori sanitari dell’ospedale di Amelia

I medici, infermieri ed operatori sanitari dell’ospedale di Amelia sentono il bisogno di dare voce alla loro verità in merito all’attuale situazione del nostro nosocomio. Il nostro ospedale non ha mai chiuso, neanche un giorno.

OSPEDALI NARNI-AMELIA, LA POLEMICA

I nostri servizi ambulatoriali non sono stati interrotti fatta eccezione per alcuni di essi, attualmente in parte già ripresi e tale interruzione è stata legata a problemi di salute degli operatori ad essi dedicati.

Sono attivi: ambulatorio cardiologico, pneumologico, urologico, nefrologico, chirurgico, endocrinologico, endoscopia digestiva, ambulatorio oculistico e dermatologico. Il servizio di emodialisi è sempre stato attivo. Le degenze della riabilitazione cardiologica e neuromotoria hanno sempre continuato ad accettare pazienti da ospedali per acuti. Il servizio di diagnostica per immagini è sempre stato attivo. Il laboratorio analisi da lunedì è stato riattivato dopo breve una interruzione legata al Covid. Avis sempre attivo. Il punto di pronto intervento h12 per la gestione dei codici bianchi e verdi è stato riaperto.

C’è sempre stata tra noi operatori, il sindaco e la direzione aziendale della Usl 2 una costante collaborazione ed una scrupolosa attenzione nei confronti dell’inizio dei lavori nel reparto di medicina. I tempi burocratici previsti si sono allungati a causa di problemi Covid correlati di alcuni amministratori della nostra azienda Usl. I contatti tra noi operatori ed il sindaco spesso sono stati anche quotidiani, al fine di vigilare che niente fosse trascurato e tutto potesse procedere come previsto e velocemente.

La scorsa settimana finalmente la notizia che attendevamo con ansia: comunicazione inizio lavori, sopralluogo della ditta appaltatrice degli stessi. Al momento si continua ad attenzionare il reintegro del personale medico utile alla gestione dei 20 posti letto previsti. Il reparto di medicina al più presto tornerà ad Amelia, così come previsto dal piano di riordino presentato dagli apici della nostra direzione aziendale, condiviso con il sindaco, presentato agli operatori in più incontri dedicati ed accettato in Regione.

Questo è quanto sta accadendo, nel rispetto assoluto di quanto recentemente concordato e condiviso dalle nostre istituzioni locali, la nostra azienda sanitaria e la Regione. Nel profetizzare la verità assoluta e presentarsi come depositari della stessa ci vuole onestà intellettuale, altrimenti si rischia di essere irrimediabilmente smentiti. Noi operatori non abbiamo mai smesso di lavorare neanche per un giorno e con notevoli difficoltà; non è stato piacevole sentirsi dire, magari da colleghi ormai in pensione, che non abbiamo più voglia di fare niente.

Noi al contrario vogliamo lavorare nel nostro ospedale con la dedizione di sempre. Lo abbiamo fatto sopravvivere in passato con pochi mezzi strumentali e scarsissime risorse umane, proprio perché c’è stata dedizione assoluta. Figuriamoci se vogliamo mollare adesso. Questo percorso è stato costellato inevitabilmente anche da scelte difficili ed alcuni operatori sono stati temporaneamente trasferiti presso l’ospedale di Spoleto, riconvertito in Covid.

Purtroppo in periodi di guerra può dolorosamente accadere e siamo in guerra. Ma non ad Amelia, non in Umbria, non in Italia. Ma nel mondo. Ci auguriamo che i nostri colleghi ed amici possano al più presto tornare. Siamo certi di aver rischiato molto in merito alla sopravvivenza della nostra struttura ospedaliera, ma siamo altrettanto certi di essere riusciti a salvare tutto il possibile, grazie a preziose sinergie.

Gli amerini hanno il diritto di conoscere anche la verità di chi lavora ogni giorno in ospedale ad Amelia e hanno il diritto di sapere che il nostro aiuto non mancherà loro e noi il dovere di ribadirlo.

 

Il sindaco

In merito il sindaco di Amelia, Laura Pernazza, specifica di «raccogliere con piacere il comunicato perché la disinformazione da parte di qualcuno sta creando danni. Qualcuno ha sospeso degli appuntamenti perché pensava fosse chiuso e non è così. Tre-quattro operatori sono stati trasferiti a Spoleto per andare a suppoto del loro nosocomio, tutti gli altri servizi – citate colonscopie, ecografie e radiologia come esempi – si stanno svolgendo regolarmente e magari c’è chi non lo sa, andando ad intasare l’ospedale di Terni. I cittadini è giusto che sappiano nel giusto modo».

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