Covid Umbria, anche Porano azzera i casi

L’annuncio dell’amministrazione comunale nella mattinata di lunedì

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Porano è covid-free. Anche il piccolo comune del Ternano ha azzerato i casi a settimane di distanza dall’emergenza che si era verificata alla Casa di San Bernardino con le positività delle suore: ad annunciarlo è l’amministrazione comunale nella prima mattinata di lunedì. La prima positività era stata riscontrata ben 75 giorni fa.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON
LA GUARIGIONE DELLE SUORE

San Bernardino – Porano

Il riepilogo, la difficoltà e il ringraziamento

«I casi totali hanno riguardato 32 persone contagiate; di questi, 20 sono riferiti alle suore della Casa di San Bernardino e 12 relativi a cittadini residenti tra quarantene contumaciali e ricoveri ospedalieri. Purtroppo abbiamo registrato anche il decesso di tre suore molto anziane per le quali il covid-19 ha aggravato precedenti patologie. Un’emergenza – spiega il Comune – che ha colpito molto duramente la nostra comunità che però ha reagito con grande determinazione e con estrema solidarietà verso i cittadini più deboli e quindi più in difficoltà. Il ringraziamento va in primis alla cittadinanza intera che in questa tremenda fase è stata in grado di compattarsi osservando scrupolosamente le disposizioni restrittive, un comportamento che ha sicuramente contribuito a limitare gli effetti del virus. E grazie anche a chi é stato determinante nell’emergenza, dai medici a tutto il personale sanitario, dalla Protezione civile a tutti i volontari tra i quali una particolare menzione va all’albo comunale dei volontari ‘Porano nel Cuore’. Grazie a tutte le forze dell’ordine per il gravoso e rischioso compito di assicurare la sicurezza sul territorio. Grazie a tutti i commercianti che hanno continuato a garantire l’approvvigionamento dei beni di prima necessità e a tutte le categorie di lavoratori che, pur assumendosi evidenti rischi, hanno garantito attività fondamentali. Molto importante l’attività svolta dalla farmacia per le tante urgenze che giornalmente si sono presentate. Un pensiero va soprattutto a chi si è dovuto fermare ed ora dovrà ripartire tra mille difficoltà. Ora viene però il momento più difficile, quello in cui si rischia di allentare eccessivamente l’attenzione. Ricordiamo che ad oggi ancora non ci sono terapie riconosciute né vaccini sperimentati».

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