Terni, accordo ospedale-Ast per prestazioni non Covid

Dal 23 novembre parte della specialistica ambulatoriale negli spazi della cassa mutua: previste 110 prestazioni settimanali e 450 mensili

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Un’intesa per garantire le prestazioni no Covid nel periodo di emergenza. Coinvolge l’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ e Acciai Speciali Terni: da lunedì parte della specialista ambulatoriale del nosocomio ternano si sposta negli spazi della cassa mutua Ast in viale Brin.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Visite ed esami diagnostica

Gioco di squadra dunque per dare risposte a chi – e sono molti – soffre di patologie diverse dal coronavirus. «Poiché la struttura del presidio – specificano dal nosocomio – ospedaliero non sempre può garantire tutte le attività ambulatoriali in piena sicurezza, la Cassa mutua Ast ha messo a disposizione i propri ambulatori situati in viale Brin dove i professionisti del ‘Santa Maria’ di Terni dal 23 novembre potranno eseguire visite specialistiche ed esami di diagnostica strumentale non sempre urgenti ma comunque importanti per la salute dei cittadini e che altrimenti subirebbero un ritardo». Nessun canone per l’utilizzo dei ambulatori e della strumentazione medica della cassa mutua Ast sarà richiesto all’azienda ospedaliera: previsto solo il rimborso del costo delle ore di presenza del personale amministrativo, infermieristico, di vigilanza, il costo dei dispositivi di protezione individuale utilizzati dai medici ospedalieri e le spese di pulizia e sanificazione.

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Responsabilità

Il presidente della cassa mutua Ast, Giovanni Scordo, sottolinea che si tratta di «un’intesa importante raggiunta grazie alla collaborazione e a un rapporto consolidato nel tempo. L’azienda ospedaliera ha molti medici che ormai da anni operano in convenzione all’interno della Cassa mutua Ast». Le visite saranno erogate dal 23 novembre e sino al perdurare dell’emergenza, nei giorni di lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 17.30 alle 20 e il sabato dalle 08 alle 13; sarà il Cup a contattare gli assistiti per comunicare lo spostamento dell’ambulatorio.

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I trasferimenti: 110 prestazioni settimanali

Vengono trasferite le attività ambulatoriali istituzionali prenotate a Cup come ecodoppler ed esami ecografici e visite specialistiche chirurgiche e di endocrinologia, diabetologia, pediatria, chirurgia vascolare, gastroenterologia, neurologia e ortopedia, per un totale di oltre 110 prestazioni settimanali, circa 450 mensili. «In questo modo – le parole del commissario straordinario Pasquale Chiarelli, che ringrazia per la disponibilità del CdA della cassa mutua Ast e la stessa società dell’amministratore Massimiliano Burelli – possiamo garantire lo stesso numero di prestazioni programmate e al tempo stesso un minor afflusso di persone all’interno dell’ospedale, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza previste dalle normative nazionali e regionali. Abbiamo sempre continuato ad assicurare le urgenze ed emergenze chirurgiche così come le priorità B e il recupero delle prestazioni che erano state sospese durante il lockdown di primavera, ma questo non può bastare. Avere ora a disposizione la struttura dedicata ai dipendenti e familiari Ast, una realtà peraltro ormai rarissima nel panorama nazionale, consentirà ai nostri professionisti di continuare a garantire l’attività di diagnosi e cura a tante persone che soffrono di patologie non Covid, che è una delle priorità che questa direzione si è data fin dall’inizio di questa seconda ondata pandemica. A tal fine stiamo chiudendo anche ulteriori collaborazioni con altre strutture sanitarie del sistema sanitario regionale o cliniche private accreditate». Negli ultimi anni la cassa mutua Ast aveva già aperto le sue porte con campagne di prevenzione sanitaria gratuite a favore degli studenti di Terni.

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