Covid Terni, comunità straniere in allerta: «Serve attenzione»

Manuel Cocalon (Sin Fronteras): «No a feste private e assembramenti nei locali, contagi in aumento»

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di F.L.

Dall’anno della fondazione (il 2006) l’associazione culturale Sin Fronteras ha contribuito all’integrazione di decine di cittadini stranieri trapiantati a Terni – latino-americani in primis -, attraverso iniziative di vario genere e aiuti concreti. Una collaborazione che non è venuta meno con il diffondersi della pandemia, quando ha offerto un supporto, soprattutto burocratico e organizzativo, a quanti si sono trovati in difficoltà e hanno avuto bisogno di chiedere bonus e sussidi di vario genere. Ora è il fondatore della stessa onlus, il peruviano Manuel Cocalon, a fare una richiesta esplicita alla sua comunità: «Rispettate attentamente le misure anti-Covid e abbiate massima cautela nelle relazioni sociali».

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

I fatti

Un appello nato spontaneamente dopo che Cocalon, che è anche presidente dell’associazione Nuovi Orizzonti e consigliere regionale delle Acli, ha notato un aumento di casi di contagio da coronavirus tra cittadini peruviani – sarebbero almeno sette residenti in città positivi – e più in generale tra gli stranieri (una ventina in totale i malati sempre a Terni). «Sono venuto a sapere di feste private organizzate nelle case con troppi partecipanti e senza particolari accortezze – spiega -, dunque il mio invito è quello di evitare assembramenti e non frequentare i locali senza le dovute precauzioni. Occorre massima cautela per impedire che il virus si propaghi ulteriormente». Una considerazione che nasce anche dal fatto che molti stranieri vivono in città praticamente soli, senza famiglia o parenti, e dunque senza un sostegno non solo dal punto di vista economico, ma anche organizzativo in caso di contagio. Tra le altre cose, proprio in via precauzionale è al momento sospesa l’organizzazione della tradizionale festa dei cristiani provenienti dal sud America, organizzata dalla comunità peruviana, che si svolge presso la chiesa di Santa Maria del Carmelo ogni fine ottobre e che ha sempre radunato decine e decine di persone, provenienti anche da fuori Terni. «Vediamo come procederà la pandemia nelle prossime settimane – spiega Cocalon -, aspettiamo di capire se ci saranno aggiornamenti nelle normative per gli eventi». La salute prima di tutto.

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