Punto vaccinale Terni, ‘no’ al De Santis. Nodo parcheggio DiVittorio

Covid – Ancora sopralluoghi e confronti per l’attivazione ad aprile: problema pavimentazione per la struttura di via Ferri. Aumentano i team vaccinali

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di S.F.

Unico punto vaccinale della città al Di Vittorio in sostituzione – da valutare se in via progressiva – dell’attuale in viale Bramante. Avviata la fase preliminare con l’individuazione del luogo ed i vari sopralluoghi: problema pavimentazione e costi per il palatennistavolo di via Ferri, si tira dritto verso la soluzione legata al palazzetto dello sport non lontano dal centro cittadino. Non mancano tuttavia i problemi da risolvere.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Il DiVittorio ed il cantiere

Riunioni e sopralluoghi

Strada definitivamente tracciata per la creazione di un centro in grado – sempre che ci sia un buon numero di vaccini a disposizione – di poter somministrare fino a 1.000 dosi nella migliore delle ipotesi. Con contestuale e necessario aumento dei team vaccinali dagli attuali tre fino a dodici: in tal senso non ci sarebbero difficoltà per il personale, già pronto ad essere attivato per la campagna di massa. C’è tuttavia da preparare nel migliore dei modi la struttura di via Di Vittorio sulla quale, al momento, c’è convergenza tra tutti gli enti coinvolti. Nel contempo proseguono i check per avere una valutazione complessiva: mercoledì è previsto un nuovo sopralluogo dei tecnici dell’ufficio attività tecnica e patrimonio e del servizio informatico per il cablaggio della rete e lo studio delle potenzialità dell’infrastruttura a livello tecnologico.

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Il palatennistavolo ‘De Santis’

I nodi da risolvere

A primo impatto il palatennistavolo appare una location più adeguata per numero di posti auto, viabilità e fruibilità. Ma, come per l’ex Cmm, è stato riscontrato un problema riguardante la pavimentazione. Sponda Di Vittorio invece c’è da lavorare e non poco sul parcheggio (non troppo esteso considerato che il nuovo punto sarà per la campagna di vaccinazione di massa) e la viabilità, tenendo anche a mente il cantiere attivo per la riqualificazione dell’impianto: prevista una riunione a stretto giro – coinvolte anche prefettura, questura e Protezione civile oltre a Comune e Usl Umbria 2) per chiudere il cerchio. Si punta massimo per metà aprile.

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