Dissesto Comune Terni 12,6 milioni all’Osl per pagamento creditori

Via al confronto sull’assestamento e gli equilibri di bilancio: il ministero ‘gira’ i fondi per la procedura semplificata del dissesto. Ne erano stati chiesti più del doppio. In arrivo il ‘consolidato’

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di S.F.

Variazioni al bilancio di previsione 2020-2022, assestamento generale e permanere degli equilibri. A Terni – tutto in via telematica come da prassi in questo periodo di emergenza epidemiologica – è iniziata la discussione in III° commissione consiliare in vista del consiglio fissato per lunedì 30 novembre e martedì 1° dicembre: tra i fattori più interessanti c’è un movimento registrato due settimane fa legato al ministero dell’Interno e alla procedura semplificata dell’Organo straordinario di liquidazione per il pagamento dei creditori. Tutto riguardante il dissesto deliberato il 1° marzo 2018. Mercoledì mattina intanto è prevista l’approvazione del ‘consolidato’ 2019.

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La manovra

Ne hanno parlato l’assessore Orlando Masselli e la dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci. Non è finita qui perché mercoledì pomeriggio – stessa commissione – sono stati invitati a discuterne i presidenti del collegio dei revisori dei conti del Comune e dell’Osl, rispettivamente Carlo Ulisse Rocchi e Giulia Collosi: il ‘titolare’ al bilancio dell’esecutivo Latini ha spiegato – in sintesi – gli spostamenti che ci sono stati tra i fondi di cassa vincolata e conto ordinario nella manovra da un importo totale di poco superiore ai 103 milioni di euro. «Due settimane fa – ha spiegato – sono arrivati dal ministero dell’Interno circa 12,6 milioni di euro a favore dell’Osl per l’avvio del pagamento dei debiti della procedura semplificata». E dunque variazione in extremis.

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La restituzione ventennale 

Ad entrare nei dettagli ci ha pensato la Marcucci stessa, chiamata in causa – anche su altri argomenti, come ad esempio l’anticipazione di liquidità, i 100.000 mila euro per il servizio di portierat ed i fondi per le utenze di energia elettrica – da Tiziana De Angelis del Pd e Valdimiro Orsini di Uniti per Terni: «Per ora – ha spiegato la dirigente pugliese – abbiamo solo l’incasso perché non è stato formalizzato il decreto e noi li dobbiamo contabilizzare. Ciò fa riferimento alla richiesta formulata dall’Osl per il ricorso alla gestione semplificata del dissesto: il Comune ha aderito e successivamente ha fatto un’istanza a valere sul fondo di rotazione da destinare all’incremento della massa attiva della gestione liquidatoria. Le somme – si parla dei 12,6 milioni – verranno restituite in un arco di tempo ventennale con un piano di ammortamento».

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La differenza. Il ‘consolidato’

La richiesta dell’amministrazione era stata ben più alta: «Sì – ha replicato ad un’osservazione di Orsini -, l’istanza fu effettuata per circa 30 milioni». Ne mancano poco più di 17 dunque: «Il ministero procede sulla base dei fondi a disposizione e li distribuisce tenendo in considerazione la richiesta e la popolazione residente». Il mirino si sposta ora sul ‘consolidato’ che, alla pari della deliberazione per il controllo di salvaguardia degli equilibri di bilancio, quest’anno – causa Covid – può essere approvato entro il 30 novembre. Anche in questo caso si arriva di rincorsa e col fiato lungo.

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