Dissesto Terni, debiti fuori bilancio: atti alla Corte dei conti

Prosegue l’opera dell’Osl: conferma dell’ammissione alla massa passiva per oltre 1 milione di euro e invio della documentazione all’organo di controllo

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di S.F.

Risarcimento danni, spese per la ristorazione, uscite di natura legale, rimborsi tributi, gestione rifiuti, servizi sociali, quote associative e altre prestazioni. Per un totale di poco superiore al milione di euro: è il totale dei debiti fuori bilancio ammessi alla massa passiva ordinaria nell’ambito del dissesto del Comune di Terni. L’Organo straordinario di liquidazione si è mosso lunedì per la conferma, con un ulteriore passaggio rispetto a ciò che era già noto.

DISSESTO COMUNE TERNI: CI SONO 12,6 MILIONI DAL MINISTERO PER PAGARE CREDITORI

L’Organo straordinario di liquidazione del Comune di Terni

Documentazione alla Corte dei conti

L’Osl – Giulia Collosi, Eleonora Albano, Massimiliano Bardani – aveva già dato il via libera per l’ammissione alla massa passiva, effettuando in seguito la proposta transattiva per i debiti in questione sulla base della procedura semplificata, deliberata ormai oltre un anno e mezzo fa: stralcio del 40% rispetto all’importo totale e pagamento del restante 60%. Di mezzo ci sono le sentenze esecutive e il semaforo verde può fondarsi «sul mero accertamento del mancato pagamento e della non prescrizione senza ulteriori approfondimenti, avendo a fondamento un titolo che di per sé rende il credito certo, liquido ed esigibile». L’elenco – oltre 30 i creditori – è stato trasmesso alla Corte dei conti come impone l’articolo 23 della legge 289 del 2002: riguarda la razionalizzazione delle spese e la flessibilità del bilancio.

L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO E LA MESSA IN MORA DEL TESORIERE
IL BILANCIO ‘CONSOLIDATO’ 2019 DEL COMUNE DI TERNI – DOCUMENTO

Le cifre più elevate

Il debito fuori bilancio più alto ammesso è quello della società cooperativa Actl per 284 mila euro (servizi sociali). A seguire figurano All Foods S.p.A. per 238 mila, l’associazione Nuova Vita onlus per 74 mila e Marcello Marchegiani (gestione canili) per 63 mila. Per quel che concerne le cifre ammesse riguardanti l’acquisizione di beni e servizi – in questo caso in mancanza di sentenze esecutive – fa fede l’attestazione della responsabile che si occupa della procedura. Restando in tema, dopo il via libera all’assestamento e allo schema di convenzione per la gestione di tesoreria, è in arrivo la discussione – passaggio in commissione e consiglio – sul ‘consolidato’ 2019 approvato venerdì mattina.

LA PROCEDURA SEMPLIFICATA PER IL DISSESTO: STRALCIO 40%

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