E45, in Regione minoranze scatenate

Inchieste giudiziarie e trasformazione in autostrada a pagamento: divampa la polemica

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Sulla E45 e sulla sua paventata trasformazione in autostrada a pedaggio, le iniziative della magistratura hanno avuto l’effetto della benzina sul fuoco.

Idv Oliviero Dottorini, consigliere regionale de ‘Italia dei valori’, dice che «è veramente paradossale che, mentre i fautori della realizzazione dell’autostrada Orte-Mestre sono travolti da
raffiche di avvisi di garanzia, il consiglio regionale decida di farsi beffe delle 8mila 500 firme raccolte dai cittadini contro la trasformazione della E45 in autostrada a pedaggio. Destra e sinistra, unite da una visione cementizia dello sviluppo, hanno deciso di insabbiare la petizione sottoscritta da migliaia di cittadini che chiedono a gran voce la revisione del parere favorevole dato a più riprese dalla Regione».

Niente audizione Dottorini si riferisce al fatto che la seconda commissione consiliare ha deliberato all’unanimità di non ascoltare il comitato promotore ‘No E45 autostrada’, demandando alla giunta
regionale il compito di occuparsi, nell’ambito del Piano regionale dei trasporti, della petizione popolare: «Dopo lo scandalo emerso con l’inchiesta ‘Sistema’ – chiede Dottorini, che nella sua nota fa riferimento anche alla sua carica di presidente dell’associazione ‘Umbria migliore’ – cos’altro deve succedere per convincere la politica dell’assurdità di quest’opera? Neppure le nubi della corruzione che, leggendo le intercettazioni, paiono addensarsi fitte su questo progetto sono in grado di scalfire le convinzioni dello schieramento trasversale che da sempre sostiene questa follia progettuale».

La Lega L’inchiesta della procura di Firenze, dice il senatore Stefano Candiani, della Lega Nord, «ha tolto il velo su una vergogna che denunciamo da tempo. Il progetto di trasformazione della E45 in autostrada a pedaggio è osceno, solo un modo per lucrare con un’opera inutile e dannosa. La E45 deve essere semplicemente riqualificata. Le intercettazioni purtroppo confermano il vergognoso quadro di speculazione creato da personaggi nell’orbita del Pd e quelli del sottobosco della finta opposizione che giustificava e trovava ragioni a questa inutile spesa pubblica, buona solo per ‘mangiarci sopra’.

Gli affaristi Candiani poi, prosegue dicendo che «nel nostro programma abbiamo messo nero su bianco la nostra chiara posizione: riqualifica della E45 e giù le mani degli affaristi dalle opere pubbliche. Tra le nostre fila ci sono i piccoli imprenditori, i cittadini e i pendolari che ogni giorno usano questa strada per lavorare, niente a che fare con gente come quella che man mano viene smascherata dall’indagine. Vogliamo cambiare l’Umbria, liberarla da questi affaristi con la forza dell’onestà».

Cirignoni «In qualità di membro fondatore del comitato ‘E45 Pubblica gratuita’, mi unisco al collega consigliere Dottorini nel condannare l’atteggiamento pilatesco assunto dalla seconda commissione consiliare in merito alla petizione contro la trasformazione in autostrada della E45, sottoscritta da oltre 8mila500 cittadini, me
compreso». A dirlo è il consigliere regionale Gianluca Cirignoni (Gruppo misto), che poi prosegue: «Non ascoltare un comitato che ha raccolto in poco tempo migliaia e migliaia di firme su una questione di così rilevante importanza
per il futuro dell’Umbria è antidemocratico e profondamente ingiusto».

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