Ancora un colpo a vuoto. L’incontro di giovedì mattina, negli uffici della Regione, nel quale l’Elettrocarbonium avrebbe dovuto confermare la volontà di avviare le procedure di licenziamento collettivo dei lavoratori, si è rivelato l’ennesimo fallimento.
L’azienda Gli avvocati dell’Eletttrocarbonium non si sono fatti vedere – a Perugia si è presentato Luigi Nigrelli, uno dei pochi dirigenti ‘su piazza’ – che avrebbe semplicemente confermato che non ci sono novità rispetto alle proposte precedenti e, di fatto, la discussione è finità lì. Ci si è dati un nuovo appuntamento, per il 31 maggio e tanto per allungare l’agonia: visto che Michele Monachino ha già prorogato i tempi per la riconsegna dello stabilimento ad Sgl fino all’8 giugno.
Le alternative Prosegue, intanto, su un percorso parallelo, la ricerca di possibili alternative: il Mise, ma anche l’avvocato Marco Patrucci, il liquidatore di Sgl, avrebbero effettivamente ricevuto manifestazioni di interesse per il sito narnese, ma, come conferma lo stesso Petrucci, «è ancora presto per poterne parlare in maniera compiuta. Potremmo avere qualche dettaglio, però, fin dalla prossima settimana». E il tempo passa.