Elettrocarbonium via, Sgl ‘riprende le chiavi’

Riconsegnato lo stabilimento. Petrucci: «In corso la due diligence degli acquirenti, la lettera d’intenti ‘scade’ il 30 novembre»

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Marco Petrucci al centro, lavoratori intorno e su i bicchieri per un brindisi benaugurante. Si festeggia, nella speranza che il 22 settembre possa essere realmente – visti i precedenti meglio andarci cauti – una giornata memorabile per lo stabilimento: riconsegnata, dopo un’aspra battaglia durata mesi, la fabbrica nelle mani della Sgl-Carbon. La parentesi legata a Michele Monachino e all’Elettrocarbonium è giunta ai titoli di coda, con il gruppo Sangraf sullo sfondo. A Narni, in attesa di ulteriori notizie positive, intanto si brinda alla ‘liberazione’. Per l’eventuale cessione la sensazione è che i tempi saranno lunghi, anche perché non sarà più a zero come annunciato in un primo momento, ma bensì per il suo valore reale. Il pensiero comune è che «questa possa essere una rinascita vera». Si apre una nuova fase.

MARCO PETRUCCI: «NON SI VENDE A ZERO»

Marco Petrucci

Marco Petrucci

Nero su bianco L’avvocato Marco Petrucci, liquidatore della Sgl Carbon Italia, l’amministratore delegato Mauro Montani – anche lui coinvolto nel brindisi di gruppo – e l’avvocato pugliese Francesco Piccininno in rappresentanza di Michele Monachino. Sono loro i ‘pezzi da novanta’ ad aver partecipato alla riunione decisiva per sancire lariconsegna dello stabilimento: «Tutto fatto, ci sarà – la risposta a caldo di Petrucci nei confronti del sindacalista Francesco Stanzani e del rappresentante della Uil territoriale di Narni Marco Di Clemente – il servizio di sorveglianza e gli ultimi dipendenti Elettrocarbonium finiscono in giornata. Futuro? C’è la due-diligence in corso da parte degli acquirenti e inoltre stavamo facendo l’azione legale per la riconsegna: questa è avvenuta, ora proseguiamo per i danni subiti». Che per Sgl ammontano a quindici milioni di euro.

13 LUGLIO 2015, LA «‘FITTIZIA’ RINASCITA»

sgl-lavoratori-carbonLa cessione Petrucci aveva annunciato in estate la lettera d’intenti con Gosource Group Ltd per la cessione. In caso di esito positivo lo stabilimento verrebbe integrato nel gruppo Sangraf: «La lettera – ha aggiunto Petrucci – d’intenti ‘scade’ il 30 novembre e bisogna aspettare, non dipenda a noi. Cifre? Non posso dire nulla, solo che non sarà più a zero in quanto la liquidazione non può più permetterselo». La stima complessiva degli esborsi – in questo periodo – di Sgl in questo periodo è stimato dalla società in due milioni, magari la cifra che punta Petrucci per la vendita. Assenti sia il sindaco di Narni Francesco De Rebotti che l’assessore allo sviluppo economico Marco De Arcangelis. C’è invece Gianni Daniele di ‘Tutti per Narni’: «Che fine hanno fatto gli sgravi fiscali sui costi energetici che erano stati promessi al Mise? Credo sia fondamentale parlarne prima di avviare qualsiasi tipo di trattativa, è importante». Sgl che uscirà dal mercato della grafite ed è quindi impegnata nello ‘scorporo’ delle attività in essere in quella direzione.

LUCIANO SANTIROSI: «UNA LIBERAZIONE»

narni-sgl-carbon-8La ‘liberazione’ Via Monachino, per ora basta questo per far stappare le bottiglie. Altre certezze, al di là dello ‘studio’ in corso da parte del gruppo Sangraf, non ce ne sono: «Questa data rappresentata – sottolinea Luciano Santirosi, della Rsu Sgl Carbon – la liberazione per la città di Narni, dipendenti e lavoratori delle ditte esterne. Sono nove mesi da gennaio, quando Michele Monachino avrebbe dovuto lasciare la fabbrica e siamo arrivati al 22 settembre: per arrivare ciò è servito l’intervento di due liquidatori, quello della Sgl e quello dell’Elettrocarbonium». Al termine dell’incontro tra le parti non si è fatto vedere il direttore dello stabilimento, Luigi Nigrelli.

AGOSTO 2015, LE PRIME AVVISAGLIE

Mauro Montani

Mauro Montani

Le speranze Futuro tutto da delineare: «La liberazione dello stabilimento è il primo step, fondamentale per il futuro. Ci auguriamo – prosegue Santirosi – poi che tra qualche giorno possa esserci un accordo tra la Sgl Carbon e il gruppo Sangraf, che ha presentato una lettera d’intenti, per l’acquisizione dell’area; infine il terzo step è il rientro dei lavoratori ex Sgl-Carbon, se lo meritano».

Licenziamenti, ammortizzatori e rinascita vera A rimetterci in maggior misura coloro che, in questi mesi, hanno dovuto far fronte a uno scenario di sole incertezze: «Venti lavoratori hanno perso gli ammortizzatori sociali da più di un anno, e il 22 dicembre toccherà ad altri venticinque: saranno a reddito zero da quel momento. Inoltre ci sono gli operai delle ditte: qualcuna ha chiuso e ci sono stati licenziamenti. In definitiva è un giorno importante per la rinascita della fabbrica. Il mio auspicio – chiude Santirosi – è che sia quella vera e non quella fittizia che qualcuno scrisse in quel famoso 13 luglio 2015».

narni-sgl-carbon-6Stipendi e preavviso Intanto nelle ultime 48 ore sono state consegnate quelle buste paga tanto invocate dai lavoratori, fin da inizio anno. I problemi non potevano mancare: non c’è il preavviso – sul tema ci sono stati diversi dibattiti nelle assemblee andate in atto – e ci sarebbero delle inesattezze tecniche nella compilazione, legate anche al numero delle ore dell’assemblea permanente. Fino a febbraio stipendi per tutti, per quel che concerne marzo e aprile soldi solo per una parte del servizio sicurezza. Da maggio in avanti il ‘buco’.

Il riassorbimento La preoccupazione principale fa riferimento al rientro dei lavoratori. Nella lettera d’intenti presentata c’è un passaggio in merito, nella quale la Sangraf specificherebbe di voler avere a disposizione del personale già formato; dall’altro lato, la Sgl, c’è ovviamente la spinta per la completa ‘assimilazione’ dell’organico. Intanto però è festa per la «cacciata dell’invasore Elettrocarbonium». E Petrucci va piano: «Io provo a far ripartire la fabbrica».

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