Elettrocarbonium: «In guardia sui problemi»

Narni, il segretario provinciale di Forza Italia Sergio Bruschini chiede chiarimenti su stipendi, costi e ‘clima’ aziendale

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È ripartita da poco più di un mese l’attività all’Elettrocarbonium di Narni. Gli obiettivi immediati indicati dall’azienda erano quelli di riassorbire entro la fine di agosto circa sessanta lavoratori della ex Sgl Carbon e riprendere subito la produzione, con il nodo legato agli alti costi energetici. E in merito Sergio Bruschini, segretario provinciale di Forza Italia, chiede verifiche su alcune problematiche che si stanno verificando nel processo di ripartenza.

Elettrocarbonium apertura4La premessa Bruschini, sullo sforzo profuso per la riapertura dello stabilimento commenta che «abbiamo suonato la sirena per salutare la riapertura dello stabilimento e la riassunzione di una prima quota di personale. Certamente siamo consapevoli dello sforzo e per questo ringraziamo Michele Monachino, che ha avuto la capacità e l’intraprendenza di credere in una storica azienda. La città il consiglio hanno sempre sostenuto le varie iniziative dei lavoratori e dell’impresa, affinché si potesse far ripartire un’industria che ha almeno sulla carta potenzialità e futuro».

Dubbi e stipendi Poi l’attenzione si sposta su una specifica problematica: «Siamo stati informati sul fatto che il primo stipendio sembra non essere stato corrisposto a pieno. Problemi di liquidità? O semplice situazione amministrativa dovuta alla start-up? Non sappiamo ancora se la produzione ripartirà a pieno regime, riacquistando quote di mercato. Importanti saranno le azioni nei mesi di settembre e ottobre per comprendere l’andamento. Ancora presto per poter capire, ma non si abbassi la guardia».

Sergio Bruschini

Sergio Bruschini

Costi, energia e ‘clima’ Non solo stipendi. Nel mirino di Bruschini anche un’altra questione: «Vorremmo sapere, rispetto ai problemi dell’approvvigionamento energetico, come si è provveduto sia per i costi che per le quantità di energia necessaria alla piena produzione. Inoltre, da tempo, non si hanno più notizie sul clima aziendale con le maestranze e sulle relazioni industriali».

La richiesta Bruschini, in tal senso, ritiene necessario che «il consiglio comunale sia informata considerata la strategicità delle scelte fatte, dell’impegno industriale dell’imprenditore, degli sforzi e delle sinergie che devono essere messe in campo da diversi ‘attori’ ed istituzioni, anche politiche. L’assessore e il sindaco – conclude in riferimento a De Arcangelis e De Rebotti – che hanno seguito sempre passo passo tutte le vicende, siano così attenti e premurosi  da conferire alla città come si sta sviluppando il progetto ed il piano industriale».

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