di F.T.
Lunedì pomeriggio – ore 17.30 hotel Garden – il vice premier, Ministro degli esteri e segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani sarà a Terni per l’iniziativa politica ribattezzata ‘Le idee di Forza Italia per l’Umbria’. Ad introdurre i lavori sarà il parlamentare e portavoce nazionale di Forza Italia Raffaele Nevi. Tajani interverrà dopo i saluti di Francesco Ferranti (capogruppo di FI al Comune di Terni), Stefano Fatale (coordinatore provinciale FI Terni) e Fiammetta Modena (vice coordinatore regionale FI Umbria). A coordinare gli interventi, Antonio De Angelis. Saranno presenti tutti i candidati di Forza Italia al consiglio regionale dell’Umbria.
In attesa dell’evento, ad Antonio Tajani umbriaOn ha posto alcune domande relative alla tornata elettorale e, soprattutto, agli obiettivi e gli impegni programmatici per l’Umbria. Di seguito l’intervista.
Antonio Tajani, leader di Forza Italia: che partita sarà questa umbra nelle due settimane, o poco meno, che ci dividono dal voto?
«Sarà una partita molto importante per il futuro dell’Umbria. Frequento da tanti anni la vostra regione e ne sono letteralmente innamorato per la sua straordinaria bellezza, per le sue straordinarie produzioni agroalimentari, per la sua straordinaria spiritualità. Solo il fatto che sia la terra di San Francesco, patrono d’Italia, di Santa Rita e San Benedetto mi fa emozionare. Da europeista convinto mi sento particolarmente legato a San Benedetto che è anche patrono d’Europa. Per questo ho cercato di dedicare tutte le mie forze, anche da presidente del parlamento europeo, per la ricostruzione post-sisma 2016. Forza Italia è in campo per garantire maggiore libertà agli umbri. Ogni umbro deve essere messo nelle condizioni di sviluppare al meglio i suoi sogni senza tornare ad un passato in cui aveva accesso alla pubblica amministrazione e andava avanti solo chi aveva la tessere di un partito della sinistra in tasca. Forza Italia invece punta tutto sul merito e sulle competenze. Non ci interessa la tessera che hai in tasca, ma quanto sei capace di far progredire la regione».
In Liguria Bucci ha vinto anche grazie ai voti di elettori che si riconoscono nell’area moderata, non solo di centrodestra. Potrebbe valere lo stesso per l’Umbria?
«Certamente sì. Anzi a mio avviso sono quelli che fanno la differenza perché non sono elettori ideologici, votano in modo consapevole e più attento a quello che dici e valutano se hai la credibilità. Ti scelgono se hai dimostrato di essere coerente. Ecco, Forza Italia vuole essere interlocutore di questo elettorato che, come dico spesso, va dalla Schlein alla Meloni. Anzi devo dire che sempre di più scelgono Forza Italia anche tanti elettori che magari in passato, anche in Umbria, votavano per la sinistra moderata. E noi li accogliamo con grande simpatia perché hanno capito che questo paese ha bisogno di più libertà e maggiore pragmatismo».
Forza Italia ha schierato alcuni ‘nomi pesanti’ in Umbria, segno dell’importanza della tornata. Quali sono gli obiettivi sul piano politico e quindi amministrativo per il suo partito?
«Sono molto contento per la qualità e la quantità di candidati forti che siamo riusciti a mettere in campo. Perché vede, noi siamo convinti che le buone idee non bastano. Per tradurle in atti concreti e realizzarle servono donne e uomini capaci, con esperienza, competenza e conoscenza profonda della regione e delle sue particolarità. Sono convinto che avremo un grande successo e riusciremo ad aumentare i consensi e quindi anche il nostro peso all’interno del futuro governo di Donatella Tesei».
Sanità, infrastrutture, sostegno alle famiglie e alle imprese, acciaierie di Terni e Accordo di programma. Se dovesse affermarsi il centrodestra, serve anche un cambio di passo su alcuni di questi temi o ritiene sufficiente una continuità rispetto a quanto fatto finora?
«Nella vita chi si accontenta non va avanti. Noi siamo convinti che, anche grazie al nostro apporto, riusciremo a imprimere ancora maggiore forza all’azione di governo regionale. Però voglio dire che, nonostante il Covid che ha paralizzato l’attività per due anni e mezzo, i risultati del governo Tesei sono davvero straordinari soprattutto per ciò che attiene lo sviluppo, l’occupazione, il turismo e la predisposizione, dopo anni di ritardi, di un piano regionale dei rifiuti che mira a ridurre i costi e quindi le bollette, evitando di continuare a riempire discariche come è stato con la sinistra al potere».
Ma lei come ministro quali impegni si sente di prendere per lo sviluppo della regione?
«Io continuerò a collaborare come ho fatto fino ad oggi con il governo regionale e con i parlamentari eletti in Umbria, per assicurare la più totale vicinanza alla regione. Anche recentemente abbiamo conseguito un grande risultato che l’Umbria perseguiva da tanto tempo e di cui sono stato particolarmente fiero: abbiamo finalmente sbloccato con le autorità americane la possibilità di esportare i vostri straordinari salumi e prosciutti negli Stati Uniti. È stata un’operazione che ho messo al centro dei miei colloqui con il segretario di Stato americano perché penso che dall’aumento dell’export possa derivare un grande beneficio alle nostre aziende. Anche le più piccole. Dobbiamo lavorare molto per assistere chi vuole andare all’estero per contrastare l’italian sounding, i finti prodotti italiani, e portare il Made in Italy nel mondo».