M5S, Laura Alunni: tira e molla sulla candidatura

Prima annuncia la rinuncia alla candidatura ala presidenza della Regione e poi ci ripensa

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La candidata non c’è più. Anzi, sì. Fatte le ‘regionalie’ e scelta Laura Alunni, il Movimento 5 Stelle ha rischiato seriamente di dover ricominciare da capo. A tre mesi dal voto. Laura Alunni, infatti, aveva prenso cappello, rinunciando alla candidatura e lanciando accuse pesanti a Maria Luigia D’Amone, che avrebbe dato vita ad una «campagna mediatica» contro di lei. Ma poi è tornata su suoi passi.

Le motivazioni Nella lettera, Alunni spiega che la decisione l’ha presa in seguito alle polemiche scatenate da Maria Luigia D’Amone, esclusa dalle Regionalie  – questa la motivazione ufficile – a causa di un video nel quale critica la conduzione del movimento. La D’Amone, peraltro, ha accusato Laura Alunni di essere stata ‘raccomandata’ da Casaleggio.

La lettera Ecco il testo della missiva con cui Laura Alunni annunciava la sua rinuncia:

«Carissimi, la campagna mediatica inaugurata dalla signora D’Amone, che ha screditato agli occhi dell’opinione pubblica la validità della mia investitura alla corsa elettorale, mi sta ponendo in una condizione di forte pressione da parte dei media, degli attivisti, dei candidati e dell’opinione pubblica che chiedono le ragioni della addotta “disparità di trattamento. E’ evidente che tali eventi, oltre che determinare uno screditamento personale, stanno soprattutto depotenziando la mia credibilità politica la quale risulterà fortemente indebolita nel confronto elettorale con gli avversari politici con prevedibili forti ripercussioni sugli esiti elettorali per il Movimento 5 Stelle. Ad oggi, ho scelto di non rispondere pubblicamente poiché non intendo in alcun modo alimentare una campagna mediatica che potrebbe ulteriormente compromettere la mia immagine, quella degli altri candidati in lista e quella del Movimento 5 Stelle in Umbria. Per tali ragioni, con mio profondo rammarico, non ho avuto altra scelta che quella di comunicare allo staff le mie irrevocabili dimissioni dalla candidatura nella lista del Movimento 5 Stelle in Umbria con l’intento che il mio “passo indietro” possa solo contribuire positivamente alla riuscita sugli esiti elettorali del Movimento in Umbria, dissipando qualsiasi ombra sui criteri di selezione e di candidatura adottati. Ho quindi chiesto allo staff di comunicarmi le istruzioni relative al passaggio di consegne del ruolo di Candidato Presidente e della documentazione in mio possesso concernente la certificazione della lista in Umbria.
Non appena riceverò dette istruzioni, sarà mia cura darvene immediata notizia».

Marcia indietro Poche ore e arriva il dietro front. Un’altra lettera e un’altra storia:

«A seguito della mia decisione personale ho ricevuto una incredibile quanto inaspettata quantità di attestazioni di stima e di apprezzamento nei miei confronti da tutta la Regione che mi hanno profondamente commosso, nonché la chiamata diretta di Beppe Grillo, il quale mi ha incoraggiato e sollecitato nel proseguire il percorso intrapreso.
Sarebbe un atto di protervia e di totale mancanza di rispetto nei confronti di tutto il MoVimento non tenerne conto.
Sono in atto delle azioni mediatiche intraprese con inaudita violenza nei miei confronti con l’unico fine di screditare la mia persona e de-potenziare politicamente la mia candidatura a presidente, che fortunatamente non hanno fatto breccia negli iscritti al MoVimento 5 Stelle dell’Umbria. Solo un MoVimento 5 Stelle unito potrà ben figurare alle prossime elezioni regionali e liberare la nostra regione dalla morsa dei partiti alla quale è stata condannata da decenni».

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