Latini si riconcilia con il centrodestra e incassa la standing ovation

Terni – Il sindaco all’iniziativa elettorale pro Masselli, sabato pomeriggio in piazza Tacito

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La pace, nella forma senz’altro, è sancita. D’altronde perdersi per strada un calibro significativo, a fronte di una partita elettorale aperta, non conveniva proprio a nessuno. Il sindaco Leonardo Latini ha partecipato sabato pomeriggio in piazza Tacito all’iniziativa politica del centrodestra – presenti un po’ tutti i big, da Zaffini alla Pace, da Nevi a Romizi, dalla Tesei alla Pernazza – a sostegno della candidatura a sindaco di Orlando Masselli, suo assessore al bilancio nell’ultimo quadriennio. Il primo cittadino uscente, ma destinato forse ad altri incarichi tecnico-politici su base regionale dopo le elezioni, è ‘tornato all’ovile’ dopo la mancara ricandidatura con tanto di psicodramma e tira e molla andato avanti per settimane. Per lui, parole al miele. Da lui, la testimonianza «di ciò che si è fatto e il dovere di sperare insieme a tutti voi nella continuità, per il valore di un percorso che dobbiamo necessariamente proseguire. Questa è la chiave per dimostrare ancora una volta le straordinarie capacità di una città per raggiungere gli obiettivi che ciascuno di noi spera». Insomma, avanti con Masselli tutti insieme.

Applausi

Accolto da applausi e da una standing ovation dei presenti, Latini ha ricordato l’inizio dell’avventura elettorale e quindi amministrativa, cinque anni or sono: «Sembrava un’impresa impossibile in una città che aveva comunque un bisogno enorme di cambiare. Mi guardo indietro e sono soddisfatto del grande lavoro compiuto e soprattutto di ciò che è stato pensato per il futuro di Terni». Da Latini un pensiero per un’altra ‘epurata’, l’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati (anche lei presente in piazza Tacito): «Guardando la fontana dello zodiac non posso non ricordare il suo impegno che è anche un gesto di amore verso la città». Altri applausi. Poi è toccato a tutti gli altri parlare, ma il clima di ‘pax’ ristabilita era il primo e forse più importante motivo dell’incontro.


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