Terni, inceneritore Acea: entra in azione il Consiglio di Stato. C’è il rinnovo Aia al 2038

La società non molla e fa ricorso in II grado per il no della Regione all’estensione delle tipologie di rifiuti da recuperare. Intanto c’è l’ok a progetto revamping linea fumi

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di S.F.

Acea Ambiente srl va in pressing e ottiene un sì a suo vantaggio. La società non molla sulla richiesta di estendere le tipologie di rifiuti non pericolosi da avviare a recupero energetico per il termovalorizzatore di via Ratini: il Tar ha respinto l’istanza cautelare di sospensiva sul provvedimento di diniego della Regione Umbria e allora ecco che entra in azione il Consiglio di Stato. C’è la sollecitazione a fissare la trattazione di merito del ricorso depositato lo scorso 13 dicembre. Intanto c’è il rinnovo dell’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale, con approvazione e autorizzazione degli interventi per il revamping della linea trattamento fumi.

RIESAME E RINNOVO AIA ACEA: IL DOCUMENTO TECNICO

Inceneritore Terni, Tar stoppa Acea: respinta istanza cautelare

L’inceneritore Acea

Acea ha fretta

Passo indietro. Il 26 gennaio scorso il Tar Umbria con un’ordinanza cautelare ha respinto la richiesta di sospensiva per l’atto riguardante il «non superamento del dissenso» per l’estensione dei rifiuti da bruciare espresso dai Comuni di Terni e Narni, oltre che dall’Usl Umbria 2. Nel documento a firma del presidente Raffaele Potenza il Tribunale amministrativo regionale aveva sottolineato «l’insussistenza di qualsivoglia pregiudizio grave ed irreparabile a carico della ricorrente, nelle more dell’aggiornamento del piano regionale di gestione integrata dei rifiuti, di prossima approvazione». Senza data per l’udienza di merito. Acea, difesa dall’avvocato Pasquale Cristiano, in tal senso si è mossa. Gli altri legali coinvolti sono Paolo Gennari, Francesco Silvi (per palazzo Spada) e Natascia Marsala (Regione); non costituiti in giudizio Usl, l’amministrazione di Narni e la Provincia di Perugia.

Terni, inceneritore Acea: la Regione dice no ad estensione rifiuti

Il Consiglio di Stato accoglie

In sostanza la società ha chiesto la riforma dell’ordinanza del Tar ed il Consiglio di Stato ha accolto in parte: «Considerato – si legge nel dispositivo – che il diniego impugnato, ad un primo esame, non risulta adeguatamente motivato, non essendo stata addotta alcuna ragione di carattere giuridico per rinviare l’esame del progetto di cui trattasi all’esito dell’aggiornamento del piano regionale di gestione integrata dei rifiuti; rilevato peraltro che il ‘non superamento” del dissenso’ non rende conto delle ragioni della prevalenza attribuita ai pareri della Asl e dei Comuni di Terni e Narni e ritenuto infine che le esigenze cautelari rappresentate possano essere adeguatamente tutelate attraverso la sollecita fissazione della trattazione del merito in primo grado», c’è l’accoglimento per la sollecita trattazione del merito in primo grado. Il provvedimento del Consiglio di Stato è stato trasmesso martedì 29 marzo al Tar. La bagarre giudiziaria prosegue.

L’impianto

Rinnovo Aia: scadenza al 2038. Revamping linea fumi

Nel contempo c’è un’altra novità che riguarda Acea Ambiente srl. La Regione ha dato il via libera alla modifica con valenza di rinnovo dell’Autorizzazione integrale ambientale sia per l’attività principale – smaltimento o recupero rifiuti – che per quelle secondarie: c’è il semaforo verde agli interventi relativi  al revamping della linea trattamento fumi. Motivo? «Costituisce miglioramento della prestazione ambientale dell’installazione». Si tratta di un adeguaemento alle Bat conclusion del 2019. La scadenza è fissata al 18 marzo 2038 in quanto la società è in possesso della registrazione Emas e dunque vale per sedici anni. A firmare l’atto sono il dirigente Andrea Monsignori del servizio sostenibilità ambientale, valutazioni ed autorizzazioni ambientali ed il responsabile del procedimento Marco Trinei.

Il progetto in dettaglio: cosa è previsto

Il progetto di revamping della linea fumi prevede di «eliminare lo scambiatore fumi-condense esistente a valle del filtro a maniche, compreso il piping in uscita dallo scambiatore sino ai ventilatori di espulsione fumi; inserire un secondo reattore a secco, un secondo filtro a maniche; uno scambiatore fumi/vapore saturo o surriscaldato. Per raggiungere la temperatura ottimale, in funzione della portata di vapore disponibile, è prevista l’installazione di un bruciatore ausiliario a gas naturale della potenza termica nominale pari a 2,093 mwt». In più un «2.4 Denox Scr», l’installazione di «un nuovo silo di raccolta psr della capacità di 100 m3 per lo stoccaggio delle polveri prodotte dal Filtro a maniche 2, l’installazione di una stazione di stoccaggio e dosaggio dell’ammoniaca e la realizzazione di nuove reti fognarie nell’area interessata dai nuovi interventi che saranno opportunamente divise per tipologia e convogliate ai punti di innesto con le reti esistenti». Tutto ciò dovrà essere conforme entro il 3 dicembre del 2023, altrimento non sarà consentito l’esercizio dell’impianto.

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